Proibiti banchetti sontuosi, tappeti rossi e macchine blu. Proibite le amanti a favore della fedeltà matrimoniale. Ogni anno i burocrati spendono 25 miliardi di euro per ricevimenti e pasti. Ma il Partito no riesce a riformarsi ed è destinato a cadere.
Asianews - In un ennesimo tentativo di dare un'immagine positiva di sé, il Partito comunista cinese sta dando nuove regole per i suoi membri: d'ora in poi non ci saranno banchetti e spese voluttuarie per gli incontri e i membri dovranno vivere una vita casta, di fedeltà alla propria moglie, senza mantenere alcuna amante. Secondo la Xinhua, d'ora in poi civili e militari non dovranno spendere soldi in sontuosi banchetti o nell'uso di alcol. Faranno a meno di tappeti rossi o di troppe macchine blu e quando fanno visita alle province, non devono risiedere in hotel lussuosi. Invece che banchetti, dovranno offrire più sobri buffet. Secondo cifre della la tivu di Stato, i burocrati cinesi spendono ogni anno 200 miliardi di yuan per i pasti (circa 25 miliardi di euro).
La nuova ondata pseudo-calvinista è ritenuta necessaria dopo gli innumerevoli scandali che hanno colpito molti alti personaggi del Partito. Il più celebre è lo scandalo di Chongqing e del suo capo Bo Xilai, ormai in disgrazia. Bo, che è stato espulso dal Partito, è accusato di aver coperto le responsabilità della moglie Gu Kailai nell'uccisione del faccendiere britannico Neil Heywood; di aver intascato tangenti per 20 milioni di yuan (circa 2 milioni di euro); di aver cambiato alcune norme per favorire suoi soci in affari; di aver avuto rapporti sessuali con centinaia di donne.
E a proposito di rapporti sessuali, il Guangdong è la prima provincia a esigere fedeltà monogamica ai suoi membri. Un gruppo anticorruzione ha scoperto che 38 capi di contea su 61 non sono fedeli alla loro sposa e mantengono una o più amanti.
Alcuni scandali sessuali sono stati denunciati su internet. Il più famoso riguarda Lei Zhengfu, segretario del partito a Beibei (Chongqing), è stato ripreso da un video mentre si univa ad alcune amanti.
La lotta alla corruzione è un tentativo di salvare la leadership del Partito comunista cinese, che - come ha dichiarato Hu Jintao al recente Congresso - rischia la "caduta". Ma molti analisti, come Ming Xinpei, pensano che ormai il Partito non riesce a riformarsi ed è destinato a fallire.
Asianews - In un ennesimo tentativo di dare un'immagine positiva di sé, il Partito comunista cinese sta dando nuove regole per i suoi membri: d'ora in poi non ci saranno banchetti e spese voluttuarie per gli incontri e i membri dovranno vivere una vita casta, di fedeltà alla propria moglie, senza mantenere alcuna amante. Secondo la Xinhua, d'ora in poi civili e militari non dovranno spendere soldi in sontuosi banchetti o nell'uso di alcol. Faranno a meno di tappeti rossi o di troppe macchine blu e quando fanno visita alle province, non devono risiedere in hotel lussuosi. Invece che banchetti, dovranno offrire più sobri buffet. Secondo cifre della la tivu di Stato, i burocrati cinesi spendono ogni anno 200 miliardi di yuan per i pasti (circa 25 miliardi di euro).
La nuova ondata pseudo-calvinista è ritenuta necessaria dopo gli innumerevoli scandali che hanno colpito molti alti personaggi del Partito. Il più celebre è lo scandalo di Chongqing e del suo capo Bo Xilai, ormai in disgrazia. Bo, che è stato espulso dal Partito, è accusato di aver coperto le responsabilità della moglie Gu Kailai nell'uccisione del faccendiere britannico Neil Heywood; di aver intascato tangenti per 20 milioni di yuan (circa 2 milioni di euro); di aver cambiato alcune norme per favorire suoi soci in affari; di aver avuto rapporti sessuali con centinaia di donne.
E a proposito di rapporti sessuali, il Guangdong è la prima provincia a esigere fedeltà monogamica ai suoi membri. Un gruppo anticorruzione ha scoperto che 38 capi di contea su 61 non sono fedeli alla loro sposa e mantengono una o più amanti.
Alcuni scandali sessuali sono stati denunciati su internet. Il più famoso riguarda Lei Zhengfu, segretario del partito a Beibei (Chongqing), è stato ripreso da un video mentre si univa ad alcune amanti.
La lotta alla corruzione è un tentativo di salvare la leadership del Partito comunista cinese, che - come ha dichiarato Hu Jintao al recente Congresso - rischia la "caduta". Ma molti analisti, come Ming Xinpei, pensano che ormai il Partito non riesce a riformarsi ed è destinato a fallire.
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