"Mi affido al Governo e al ministro Clini verso cui nutro fiducia assoluta, ma confesso di iniziare a essere un po' inquieto"
Greenreport - Dopo la notizia (o meglio la conferma, visto quel che diceva già ad agosto Legambiente) sul ritardo dei lavori per lo spostamento della Costa Concordia dall'Isola del Giglio che è stato spostato a settembre (si parlava di dicembre 2012 e poi di febbraio 2013!), dopo la lettera allarmate del ministro dell'ambiente Corrado Clini e l'ennesimo allarme del Cigno Verde, sulla questione interviene nuovamente il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi (nella foto).
Durante la conferenza stampa di fine anno, Rossi ha detto: «Mi affido al Governo e al ministro Clini verso cui nutro fiducia assoluta, ma confesso di iniziare a essere un po' inquieto. La nave va portata via rapidamente e demolita nel porto più vicino, cioè Piombino - ha proseguito Rossi sottolineando come quest'ultima operazione potrebbe anche portare "una boccata di ossigeno" all'economia locale. Sono inquieto perché erano stati presi impegni di rimuovere la nave entro Natale e questo non è avvenuto. Adesso occorre una decisione rapida evitando di restare nell'incertezza: noi abbiamo un progetto sul porto di Piombino e se partiamo subito siamo in grado di realizzarlo in tempi utili per ospitare il relitto; ma non c'è più tempo ed è per questo che occorre una decisione entro gennaio. Come Regione faremo per intero la nostra parte sia nei confronti del Governo che di Costa Crociere».
Intanto va segnalata una piccola nota positiva. Solo pochi giorni fa il sito web dei lavori del Consorzio Titan/Micoperi - voce ufficiale sullo stato di rimozione del relitto - era in inglese. Dopo la denuncia e la richiesta di traduzione del sito da parte di Legambiente, il Consorzio che lavora al recupero della Costa Concordia lo ha messo in linea a tempo di record in una versione in italiano molto più chiara e con maggiori notizie, per una migliore fruibilità anche da parte del pubblico (ovviamente di lingua italiana) più interessato allo stato dei lavori.
Greenreport - Dopo la notizia (o meglio la conferma, visto quel che diceva già ad agosto Legambiente) sul ritardo dei lavori per lo spostamento della Costa Concordia dall'Isola del Giglio che è stato spostato a settembre (si parlava di dicembre 2012 e poi di febbraio 2013!), dopo la lettera allarmate del ministro dell'ambiente Corrado Clini e l'ennesimo allarme del Cigno Verde, sulla questione interviene nuovamente il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi (nella foto).
Durante la conferenza stampa di fine anno, Rossi ha detto: «Mi affido al Governo e al ministro Clini verso cui nutro fiducia assoluta, ma confesso di iniziare a essere un po' inquieto. La nave va portata via rapidamente e demolita nel porto più vicino, cioè Piombino - ha proseguito Rossi sottolineando come quest'ultima operazione potrebbe anche portare "una boccata di ossigeno" all'economia locale. Sono inquieto perché erano stati presi impegni di rimuovere la nave entro Natale e questo non è avvenuto. Adesso occorre una decisione rapida evitando di restare nell'incertezza: noi abbiamo un progetto sul porto di Piombino e se partiamo subito siamo in grado di realizzarlo in tempi utili per ospitare il relitto; ma non c'è più tempo ed è per questo che occorre una decisione entro gennaio. Come Regione faremo per intero la nostra parte sia nei confronti del Governo che di Costa Crociere».
Intanto va segnalata una piccola nota positiva. Solo pochi giorni fa il sito web dei lavori del Consorzio Titan/Micoperi - voce ufficiale sullo stato di rimozione del relitto - era in inglese. Dopo la denuncia e la richiesta di traduzione del sito da parte di Legambiente, il Consorzio che lavora al recupero della Costa Concordia lo ha messo in linea a tempo di record in una versione in italiano molto più chiara e con maggiori notizie, per una migliore fruibilità anche da parte del pubblico (ovviamente di lingua italiana) più interessato allo stato dei lavori.
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