Tokyo. Una seconda scossa, poi una terza e una quarta. Il fondo dell’oceano continua a tremare al largo della costa giapponese: alcune scosse si sono susseguite dopo il primo, intenso terremoto che ha fatto tremare le città affacciate sul Pacifico e molte altre nell’entroterra (video del terremoto 2011).
Youreporternews - Il primo fenomeno di magnitudo 7.4, poi ridimensionato a 7.3, è stato nettamente sentito anche a Tokyo, a più di 450 km di distanza dall’epicentro in mare. L’ipocentro invece, punto preciso da cui è scaturito il sisma, si trova a 33 km sotto il fondo dell’oceano, distante dalla piattaforma continentale e nei pressi del margine tra le placche nordamericana e pacifica (video aereoporto di Sendai prima e dopo lo Tsunami 2011).
La seconda scossa si è verificata attorno alle 18.30 in Giappone, quando in Italia erano da poco passate le 9.30 (video l'evacuazione composta della popolazione). A 29 km di profondità, il terremoto ha fatto registrare una magnitudo pari a 6.2, che ha messo in allerta le città più esposte al possibile tsunami: Kamaishi, Ofunato, Ishinomaki e Otsuchi. Onde di circa un metro sono già state segnalate e per precauzione il governo di Tokyo ha disposto l’evacuazione delle centrali nucleari di Daini e Fukushima Daiichi, pesantemente colpite già nel 2011 (lo Tsunami). Le scosse seguenti hanno fatto registrare magnitudo differenti, tutte tra i 5.5 e i 4.6 gradi a una profondità di poco differente ai 30 km.
Youreporternews - Il primo fenomeno di magnitudo 7.4, poi ridimensionato a 7.3, è stato nettamente sentito anche a Tokyo, a più di 450 km di distanza dall’epicentro in mare. L’ipocentro invece, punto preciso da cui è scaturito il sisma, si trova a 33 km sotto il fondo dell’oceano, distante dalla piattaforma continentale e nei pressi del margine tra le placche nordamericana e pacifica (video aereoporto di Sendai prima e dopo lo Tsunami 2011).
La seconda scossa si è verificata attorno alle 18.30 in Giappone, quando in Italia erano da poco passate le 9.30 (video l'evacuazione composta della popolazione). A 29 km di profondità, il terremoto ha fatto registrare una magnitudo pari a 6.2, che ha messo in allerta le città più esposte al possibile tsunami: Kamaishi, Ofunato, Ishinomaki e Otsuchi. Onde di circa un metro sono già state segnalate e per precauzione il governo di Tokyo ha disposto l’evacuazione delle centrali nucleari di Daini e Fukushima Daiichi, pesantemente colpite già nel 2011 (lo Tsunami). Le scosse seguenti hanno fatto registrare magnitudo differenti, tutte tra i 5.5 e i 4.6 gradi a una profondità di poco differente ai 30 km.
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