lunedì, dicembre 31, 2012
Mancano meno di 48 ore allo scattare di aumenti indiscriminati di tasse e drastici tagli alla spesa negli Stati Uniti, e mentre Camera e Senato sono riuniti in sessione straordinaria in cerca di un accordo, il presidente Obama punta il dito contro i repubblicani. Il servizio di Elena Molinari. ascolta  

Radio Vaticana - “Sara’ colpa dei repubblicani, che non vogliono aumentare le tasse ai piu’ ricchi, se non sara’ raggiunta un’intesa per scongiurare il fiscal cliff”. Attacca, Barack Obama dagli schermi della Nbc, mentre i leader dei due principali partiti americani lavorano ininterrottamente da due giorni nel tentativo quasi disperato di trovare un’intesa sul fisco. La pressione di Obama potrebbe portato un risultato. Secondo fonti americane, infatti, i repubblicani avrebbero accettato l’aumento delle tasse per i piu’ benestanti voluto fortemente dal presidente, anche se stanno ancora facendo di tutto per ridurre la platea di chi vedra’ crescere la propria aliquota sui redditi. Nella sua intervista televisiva di fine anno, il presidente ha ribadito anche la promessa di una nuova legge sulle armi entro la "fine del prossimo anno" e si e’ detto "scettico" sulla proposta della potente lobby delle armi, la Nra, di porre guardie armate in ogni scuola. Obama ha definito la strage alle elementari di Sandy Hook di Newtown, in cui un folle ha ucciso 20 bambini e sei adulti, "il peggior giorno della sua presidenza” che non vuole si ripeta mai piu’. Da New York, Elena Molinari per la Radio Vaticana.

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