Un tecnico italiano è stato sequestrato assieme a due colleghi stranieri le cui identità non sono state rese note, mentre si trovava nella zona costiera di Tartus.
Misna - L’ingegnere, Mario Belluomo, di Catania, sarebbe stato prelevato da un gruppo di sequestratori non identificati, mentre si recava al lavoro in un’acciaieria nell’area di Latakia. “L’incolumità del connazionale è la nostra priorità assoluta ed è indispensabile tenere il massimo riserbo” ha sottolineato in una nota il ministro degli Esteri Giulio Terzi che sta seguendo personalmente il caso. “Non dimentichiamo che vi è ancora un nostro connazionale in mano ai rapitori, Giovanni Lo Porto, rapito in Pakistan il 19 gennaio 2012, per la cui liberazione non si attenua in nessun modo l’impegno delle autorità”, ha detto ancora il ministro.
Misna - L’ingegnere, Mario Belluomo, di Catania, sarebbe stato prelevato da un gruppo di sequestratori non identificati, mentre si recava al lavoro in un’acciaieria nell’area di Latakia. “L’incolumità del connazionale è la nostra priorità assoluta ed è indispensabile tenere il massimo riserbo” ha sottolineato in una nota il ministro degli Esteri Giulio Terzi che sta seguendo personalmente il caso. “Non dimentichiamo che vi è ancora un nostro connazionale in mano ai rapitori, Giovanni Lo Porto, rapito in Pakistan il 19 gennaio 2012, per la cui liberazione non si attenua in nessun modo l’impegno delle autorità”, ha detto ancora il ministro.
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