venerdì, gennaio 25, 2013
Al Forum Economico Internazionale in corso a Davos i lavori di stamani sono stati aperti dall’atteso intervento del governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi. Crisi, euro e ripresa al centro del suo discorso. Ce ne parla Giancarlo La Vella: ascolta

Radio Vaticana - Intervento ad ampio raggio quello di Draghi, tra ottimismo e ancora perplessità sul futuro economico europeo. Il governatore della Bce vede una ripresa nella seconda parte di quest’anno, mentre il 2012 - ha sottolineato - sarà ricordato come l'anno di rilancio dell’euro. Ma la ripresa comporta che i governi continuino con costanza sulla strada degli straordinari progressi realizzati grazie a riforme importanti. E su questo aspetto Draghi paventa delle difficoltà nel consolidamento fiscale e nei cambiamenti strutturali, necessari a creare crescita e posti di lavoro. "Vorrei vedere un taglio dei costi di governo, un calo delle tasse, una gestione per le infrastrutture. “Serve una nuova composizione delle manovre di consolidamento - ha detto poi Draghi - che, nell'urgenza, hanno puntato solo sull’aumento delle tasse e sulla riduzione della spesa pubblica”.

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