venerdì, gennaio 18, 2013
Per la Corte suprema il fatto è avvenuto in acque internazionali ma i militari non godevano di immunità. Un tribunale speciale a New Delhi si occuperà del caso e deciderà dove saranno giudicati 

New Delhi (AsiaNews) - - I marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone erano in acque internazionali al momento dell'omicidio di due pescatori indiani. Lo ha stabilito oggi la Corte suprema indiana, precisando però che, al momento del fatto, i due militari non godevano dell'immunità, perché in servizio come guardie di sicurezza sull'Enrica Lexie. In base a questo, il governo del Kerala perde l'autorità per trattare il caso, perché si tratta di un crimine federale e solo il governo centrale può giudicare i due militari. La Corte suprema ha trasferito il procedimento per omicidio a un tribunale speciale, che avrà sede a New Delhi (la capitale) e deciderà se i marò dovranno essere giudicati in India o in Italia. La sentenza della Corte suprema era attesa da diversi mesi: il processo sulla giurisdizione si era concluso nel settembre 2012, e il verdetto del tribunale era decisivo per tutti gli altri procedimenti a carico dei due marò. Harish Salve, legale dei due marò, si è detto "soddisfatto" per l'esclusione del governo del Kerala dal caso. L'incidente dell'Enrica Lexie è avvenuto il 15 febbraio 2012. I due marò erano a bordo della petroliera come guardie di sicurezza, e sono accusati di aver sparato contro un peschereccio indiano, scambiandola per un'imbarcazione pirata. Due uomini dell'equipaggio, Jelestein e Ajesh Binki, sono morti per i colpi esplosi dai militari.

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