All’indomani delle informazioni circolate con insistenza sulla rete e nei social network riguardo un possibile golpe militare ad Asmara, la situazione appare ancora confusa.
Misna - “Nella tarda serata di ieri sono cominciate a diffondesi voci relative al fatto che i soldati ammutinati avrebbero preso il controllo della banca centrale e dell’aeroporto” dicono alla MISNA fonti missionarie, secondo cui in queste ore “non è chiaro dove si trovi il presidente Isaias Afewerki e se il presunto colpo sia stato sventato o meno”. Voci non confermate riferiscono inoltre che il ministro della Difesa e i capo dello staff della presidenza sarebbero stati uccisi durante il raid di ieri al palazzo dell’informazione. Tutte informazioni smentite da Araya Desta, rappresentante permanente del governo eritreo alle Nazioni Unite secondo cui ad Asmara “la situazione è calma e non c’è niente di cui parlare”.
Alcuni organi di stampa infine, tra cui il sito di opposizione ‘Awate’ sostengono che il tentato colpo sarebbe stato respinto e i militari ammutinati, guidati dal colonnello Saleh Osman, uno dei capi militari nella regione di Assab, città portuale del Mar Rosso nel sud-est del paese, avrebbero accettato di deporre le armi.
L’esercito eritreo, tra le 200.000 e le 300.000 unità, è considerato uno dei meglio armati e addestrati del Corno d’Africa. Fonti della MISNA confermano tuttavia il crescente disagio negli ambienti militari per le difficoltà economiche in cui versa il paese, produttore d’oro ma da tempo soggetto a sanzioni e ad un forte isolamento internazionale.
Ad alimentare il dissenso inoltre, sarebbero le notizie di un continuo peggioramento nello stato di salute dell’uomo forte del paese, Isaias Afewerki, di cui più volte in passato era stato ipotizzato il decesso.
Misna - “Nella tarda serata di ieri sono cominciate a diffondesi voci relative al fatto che i soldati ammutinati avrebbero preso il controllo della banca centrale e dell’aeroporto” dicono alla MISNA fonti missionarie, secondo cui in queste ore “non è chiaro dove si trovi il presidente Isaias Afewerki e se il presunto colpo sia stato sventato o meno”. Voci non confermate riferiscono inoltre che il ministro della Difesa e i capo dello staff della presidenza sarebbero stati uccisi durante il raid di ieri al palazzo dell’informazione. Tutte informazioni smentite da Araya Desta, rappresentante permanente del governo eritreo alle Nazioni Unite secondo cui ad Asmara “la situazione è calma e non c’è niente di cui parlare”.
Alcuni organi di stampa infine, tra cui il sito di opposizione ‘Awate’ sostengono che il tentato colpo sarebbe stato respinto e i militari ammutinati, guidati dal colonnello Saleh Osman, uno dei capi militari nella regione di Assab, città portuale del Mar Rosso nel sud-est del paese, avrebbero accettato di deporre le armi.
L’esercito eritreo, tra le 200.000 e le 300.000 unità, è considerato uno dei meglio armati e addestrati del Corno d’Africa. Fonti della MISNA confermano tuttavia il crescente disagio negli ambienti militari per le difficoltà economiche in cui versa il paese, produttore d’oro ma da tempo soggetto a sanzioni e ad un forte isolamento internazionale.
Ad alimentare il dissenso inoltre, sarebbero le notizie di un continuo peggioramento nello stato di salute dell’uomo forte del paese, Isaias Afewerki, di cui più volte in passato era stato ipotizzato il decesso.
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