Ancora un allarme disoccupazione in arrivo dall’Unione europea, a lanciarlo ieri il Presidente della Commissione europea, José Barroso, in occasione delle discussioni tra parlamentari nazionali ed europei nell’ambito del semestre europeo.
Radio Vaticana - Il messaggio numero uno è che gli sforzi non sono stati vani, ma quello immediatamente successivo è che non bisogna compiacersi, bensì andare avanti nell’opera di contrasto alla crisi, tramite le riforme a livello nazionale e una maggiore integrazione a livello europeo. E questo, spiega il numero uno dell’esecutivo di Bruxelles, soprattutto a causa della grave situazione sociale, con una disoccupazione, in particolare quella giovanile, che rappresenta per tutti la principale preoccupazione. “In 12 Paesi su 27”, continua Barroso, “la disoccupazione tra i giovani supera il 25%, per alcuni Stati è una vera emergenza sociale”. E ricorda che ci sono delle ''squadre per aiutare i Paesi con situazioni molto gravi'', ma non è sufficiente: ''servono misure più forti''. Tra gli strumenti più importanti, il bilancio europeo di cui si discuterà la prossima settimana: “Francamente – ha dichiarato Barroso – non capisco come governi che insistano sulla crescita poi non diano una risposta chiara sulle risorse per promuovere gli investimenti”. Sul budget comunitario sono già iniziate le consultazioni bilaterali, con il Premier italiano Mario Monti, che ieri a Bruxelles ha discusso proprio con Barroso e oggi vedrà il Presidente stabile Herman Van Rompuy, per poi incontrare a Berlino e Parigi i due maggiori interlocutori nel negoziato sulle risorse europee.
Radio Vaticana - Il messaggio numero uno è che gli sforzi non sono stati vani, ma quello immediatamente successivo è che non bisogna compiacersi, bensì andare avanti nell’opera di contrasto alla crisi, tramite le riforme a livello nazionale e una maggiore integrazione a livello europeo. E questo, spiega il numero uno dell’esecutivo di Bruxelles, soprattutto a causa della grave situazione sociale, con una disoccupazione, in particolare quella giovanile, che rappresenta per tutti la principale preoccupazione. “In 12 Paesi su 27”, continua Barroso, “la disoccupazione tra i giovani supera il 25%, per alcuni Stati è una vera emergenza sociale”. E ricorda che ci sono delle ''squadre per aiutare i Paesi con situazioni molto gravi'', ma non è sufficiente: ''servono misure più forti''. Tra gli strumenti più importanti, il bilancio europeo di cui si discuterà la prossima settimana: “Francamente – ha dichiarato Barroso – non capisco come governi che insistano sulla crescita poi non diano una risposta chiara sulle risorse per promuovere gli investimenti”. Sul budget comunitario sono già iniziate le consultazioni bilaterali, con il Premier italiano Mario Monti, che ieri a Bruxelles ha discusso proprio con Barroso e oggi vedrà il Presidente stabile Herman Van Rompuy, per poi incontrare a Berlino e Parigi i due maggiori interlocutori nel negoziato sulle risorse europee.
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