lunedì, gennaio 28, 2013
“Nella regione liberata dai gruppi jihadisti, la popolazione è in festa” dice all’agenzia Fides don Edmond Dembele, segretario generale della Conferenza episcopale del Mali, dove i militari francesi e maliani stanno avanzando nel nord del Paese, per riprendere le città che dal marzo scorso erano cadute nelle mani dei gruppi jihadisti.

Radio Vaticana -“Radio e televisioni continuano a trasmettere le manifestazioni di gioia degli abitanti delle città appena riconquistate dalle forze maliane e francesi. La gente è felice della ritrovata libertà e della possibilità di tornare ad una vita normale. A Gao il sindaco è rientrato in città ed ha notato con soddisfazione come gli abitanti stiano tornando alla vita di sempre” conclude il sacerdote. I diversi gruppi jihadisti avevano imposto alla popolazione la stretta osservanza della sharia, comprese mutilazioni ed esecuzioni capitali. Dopo aver liberato Gao, i soldati maliani e francesi hanno raggiunto Timbuctu, la città definita “patrimonio dell’umanità” dall’Unesco (l’ente Onu per la cultura), che ha subito danni ancora da quantificare nel suo patrimonio artistico, fatto di mausolei sufi e di preziose raccolte di volumi di inestimabile valore. Secondo il sindaco della città, 4 giorni fa, i jihadisti in fuga hanno dato alle fiamme l’Ahmed Baba Institute, un centro bibliografico costruito con finanziamenti sudafricani. (R.P.) 

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