“Le popolazioni dei grandi centri urbani del nord del Mali abbandonati dai gruppi islamisti, stanno manifestando i primi segni di liberazione dal giogo islamista: le donne si tolgono il velo, i giovani hanno ripreso a fumare all’aperto e le coppie passeggiano liberamente nelle strade” dice all’Agenzia Fides don Edmond Dembele, Segretario Generale della Conferenza Episcopale del Mali.
Fides - “Gli abitanti delle città del nord hanno però paura, perché se è vero che gli jihadisti le hanno lasciate, si sa che una parte di questi si è mescolata alla popolazione, in attesa degli sviluppi militari. Si sa che per liberare definitivamente il nord occorre aspettare l’offensiva terrestre” prosegue don Dembele. Per il timore di un ritorno degli islamisti, diverse decine di migliaia di persone dal nord del Mali si sono rifugiate in Mauritania o nel sud del Mali . Nel frattempo continuano i combattimenti tra le truppe francesi e maliane, da una parte, e i gruppi jihadisti, dall’altra, a Konna (centro) e a Diabali (ovest). “L’esercito francese ha schierato diverse decine di soldati nella capitale, Bamako, ufficialmente per garantire la sicurezza dei cittadini francesi che vi risiedono, ma di fatto assicurando il controllo della città” conclude il sacerdote.
Fides - “Gli abitanti delle città del nord hanno però paura, perché se è vero che gli jihadisti le hanno lasciate, si sa che una parte di questi si è mescolata alla popolazione, in attesa degli sviluppi militari. Si sa che per liberare definitivamente il nord occorre aspettare l’offensiva terrestre” prosegue don Dembele. Per il timore di un ritorno degli islamisti, diverse decine di migliaia di persone dal nord del Mali si sono rifugiate in Mauritania o nel sud del Mali . Nel frattempo continuano i combattimenti tra le truppe francesi e maliane, da una parte, e i gruppi jihadisti, dall’altra, a Konna (centro) e a Diabali (ovest). “L’esercito francese ha schierato diverse decine di soldati nella capitale, Bamako, ufficialmente per garantire la sicurezza dei cittadini francesi che vi risiedono, ma di fatto assicurando il controllo della città” conclude il sacerdote.
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