Lista unica al Senato, tre liste alla Camera. Si presenteranno così alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio le forze politiche e civiche che sostengono il ritorno di Mario Monti a Palazzo Chigi. L’annuncio ieri sera in una dichiarazione alla stampa da parte dello stesso premier uscente.
Radio Vaticana - “Scelta civica con Monti per l’Italia”. E’ questo il nome del simbolo con cui il premier uscente gareggerà alle prossime elezioni politiche. La lista al Senato sarà unica e avrà solo la scritta “Con Monti per l'Italia”. Alla Camera invece ce ne saranno tre in coalizione fra loro. Una, composta da esponenti della società civile – quella di “Verso la Terza repubblica” di Montezemolo, Riccardi e Olivero - e che non includerà parlamentari con il logo di Monti. Le altre due rispettivamente di Futuro e libertà, con il nome Fini, e dell’Udc, con il nome Casini. Il Professore annuncia inoltre severi criteri di candidabilità. E anticipa che anche per Udc e Fli verrà applicato un tetto al numero dei mandati già svolti. Questa mattina, in una intervista televisiva, il leader dell’Udc, Casini, ha ribadito che la competizione è tra Bersani e Monti, e che qualunque sarà l’esito del voto il Paese avrà comunque bisogno del prestigio e della capacità del Professore. La pensa diversamente il segretario del Pdl, Alfano, che su twitter sottolinea: cade il governo e cala lo spread. Le dimissioni di Monti dunque non hanno impaurito i mercati. Sull’altro fronte il leader dell’Italia dei valori sostiene la candidatura a premier dell’altro ex magistrato, Ingoia, e invita il Movimento 5 Stelle di Grillo a fare lo stesso.
Radio Vaticana - “Scelta civica con Monti per l’Italia”. E’ questo il nome del simbolo con cui il premier uscente gareggerà alle prossime elezioni politiche. La lista al Senato sarà unica e avrà solo la scritta “Con Monti per l'Italia”. Alla Camera invece ce ne saranno tre in coalizione fra loro. Una, composta da esponenti della società civile – quella di “Verso la Terza repubblica” di Montezemolo, Riccardi e Olivero - e che non includerà parlamentari con il logo di Monti. Le altre due rispettivamente di Futuro e libertà, con il nome Fini, e dell’Udc, con il nome Casini. Il Professore annuncia inoltre severi criteri di candidabilità. E anticipa che anche per Udc e Fli verrà applicato un tetto al numero dei mandati già svolti. Questa mattina, in una intervista televisiva, il leader dell’Udc, Casini, ha ribadito che la competizione è tra Bersani e Monti, e che qualunque sarà l’esito del voto il Paese avrà comunque bisogno del prestigio e della capacità del Professore. La pensa diversamente il segretario del Pdl, Alfano, che su twitter sottolinea: cade il governo e cala lo spread. Le dimissioni di Monti dunque non hanno impaurito i mercati. Sull’altro fronte il leader dell’Italia dei valori sostiene la candidatura a premier dell’altro ex magistrato, Ingoia, e invita il Movimento 5 Stelle di Grillo a fare lo stesso.
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