Il nunzio apostolico in Messico, mons. Christophe Pierre, ha manifestato la sua condivisione della sofferenza delle famiglie delle vittime dei rapimenti, ed ha espresso particolare apprensione per la scomparsa del sacerdote Santiago Álvarez.
Radio Vaticana -“Nella diocesi di Zamora c'è un sacerdote scomparso pochi giorni fa, è scomparso e nessuno sa nulla, ma sappiamo bene che questo sacerdote è uno delle migliaia di persone, migliaia di famiglie, che soffrono come voi” ha detto l’arcivescovo parlando con i giornalisti il 26 gennaio, alla fine della celebrazione eucaristica che ha concluso il pellegrinaggio al Cerro del Cubilete, a Guanajuato. Quasi 35mila giovani hanno percorso 14 chilometri in preghiera fino ad arrivare al monumento di Cristo Rey, come avviene da 30 anni. Alla celebrazione hanno partecipato diversi vescovi e centinaia di sacerdoti. In particolare i giovani hanno invocato la fine della violenza, dell’insicurezza, dell’ingiustizia e, in particolare, dei rapimenti. Ai giornalisti mons. Pierre ha detto di aver conosciuto il sacerdote scomparso qualche mese fa, in occasione della nomina del vescovo ausiliare di Zamora: “lo ricordo bene, era molto cordiale e simpatico, per questo soffro e condivido la sofferenza di mons. Javier, il vescovo, ma anche le sofferenze di migliaia di mamme, papà, fratelli e sorelle, che non sanno dove sono i loro cari. Si tratta di una tragedia. Tutti desideriamo una situazione di maggiore giustizia, e per raggiungere la giustizia dobbiamo lavorare tutti, ognuno nel suo incarico, ma non è così facile”. (R.P.)
Radio Vaticana -“Nella diocesi di Zamora c'è un sacerdote scomparso pochi giorni fa, è scomparso e nessuno sa nulla, ma sappiamo bene che questo sacerdote è uno delle migliaia di persone, migliaia di famiglie, che soffrono come voi” ha detto l’arcivescovo parlando con i giornalisti il 26 gennaio, alla fine della celebrazione eucaristica che ha concluso il pellegrinaggio al Cerro del Cubilete, a Guanajuato. Quasi 35mila giovani hanno percorso 14 chilometri in preghiera fino ad arrivare al monumento di Cristo Rey, come avviene da 30 anni. Alla celebrazione hanno partecipato diversi vescovi e centinaia di sacerdoti. In particolare i giovani hanno invocato la fine della violenza, dell’insicurezza, dell’ingiustizia e, in particolare, dei rapimenti. Ai giornalisti mons. Pierre ha detto di aver conosciuto il sacerdote scomparso qualche mese fa, in occasione della nomina del vescovo ausiliare di Zamora: “lo ricordo bene, era molto cordiale e simpatico, per questo soffro e condivido la sofferenza di mons. Javier, il vescovo, ma anche le sofferenze di migliaia di mamme, papà, fratelli e sorelle, che non sanno dove sono i loro cari. Si tratta di una tragedia. Tutti desideriamo una situazione di maggiore giustizia, e per raggiungere la giustizia dobbiamo lavorare tutti, ognuno nel suo incarico, ma non è così facile”. (R.P.)
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