Sarebbero almeno 15 le vittime e decine i feriti provocati da un’esplosione avvenuta oggi all’università di Aleppo, nel nord della Siria, secondo un bilancio provvisorio fornito dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, organismo basato a Londra che conta su una rete capillare di informatori sul territorio nazionale.
Misna - Citati dall’Osservatorio, militanti dell’opposizione al governo di Bashar al Assad, hanno attribuito la responsabilità dell’ennesimo eccidio di civili a un bombardamento aereo delle truppe regolari che ha colpito l’ateneo, situato nel settore occidentale della città, danneggiando le facoltà di Belle Arti e Architettura. Come accade regolarmente, l’agenzia di informazioni ufficiale ‘Sana’ ha fornito un’altra versione dei fatti: nella versione on-line riferisce di un numero imprecisato di vittime e danni materiali a causa di razzi lanciati da “un gruppo terrorista” dall’area di al Lairamoun in direzione dell’ateneo. Fra le vittime, aggiunge la stessa fonte, studenti e sfollati scampati ad altri episodi di violenza e ospitati al dormitorio dell’università. All’inizio dell’inverno alcune organizzazioni non governative hanno stimato in circa 30.000 le persone rifugiate nel campus.
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