Una condanna al pagamento di 100 mila euro per danni morali è stata inflitta dalla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo al nostro paese, per sovraffollamento eccessivo delle carceri.
Youreporternews - I detenuti, costretti in celle dove hanno a disposizione meno di 3 metri quadrati, sopportano disagi insostenibili per un essere umano, quindi l’Ue ha condannato l’Italia ed ha stabilito che dovrà risarcire i danni morali a 7 carcerati delle case di reclusione di Busto Arsizio e Piecenza, per il trattamento “inumano e degradante”. Nella sentenza la Corte invita l’Italia a porre rimedio immediatamente al sovraffollamento carcerario. Si tratta infatti, secondo Strasburgo, di un problema strutturale, poiché all’Ue sono giunti più di 500 ricorsi da altri detenuti, segregati in spazi angusti di meno di 3 metri quadrati.
I giudici inoltre hanno stabilito che il nostro paese dovrà dotarsi di un tribunale apposito, dove i detenuti si possano rivolgere direttamente per denunciare condizioni disumane di trattamento nelle carceri e chiedere un risarcimento per la violazione dei loro diritti.
La sentenza odierna condanna l’Italia per lo stesso motivo, una seconda volta, dopo la vicenda del luglio 2009, quando un carcerato di Rebibbia denunciò di vivere in uno spazio di meno di 3 metri quadrati in cella. Dopo la prima condanna l’Italia ha dato vita ad un “piano carceri” per la costruzione di nuovi penitenziari e l’ampliamento delle celle. Oltre a prefigurare misure alternative alla detenzione. Ma i provvedimenti tardano ad essere avviati concretamente, mentre disagi e denunce persistono. Marco Pannella, leader dei Radicali prima di Natale per il suo nuovo sciopero della fame e della sete contro il sovraffollamento carcerario, ha subito un ricovero a Roma, dove i medici lo hanno alimentato artificialmente in extremis, per evitargli danni irreversibili ai reni.
Youreporternews - I detenuti, costretti in celle dove hanno a disposizione meno di 3 metri quadrati, sopportano disagi insostenibili per un essere umano, quindi l’Ue ha condannato l’Italia ed ha stabilito che dovrà risarcire i danni morali a 7 carcerati delle case di reclusione di Busto Arsizio e Piecenza, per il trattamento “inumano e degradante”. Nella sentenza la Corte invita l’Italia a porre rimedio immediatamente al sovraffollamento carcerario. Si tratta infatti, secondo Strasburgo, di un problema strutturale, poiché all’Ue sono giunti più di 500 ricorsi da altri detenuti, segregati in spazi angusti di meno di 3 metri quadrati.
I giudici inoltre hanno stabilito che il nostro paese dovrà dotarsi di un tribunale apposito, dove i detenuti si possano rivolgere direttamente per denunciare condizioni disumane di trattamento nelle carceri e chiedere un risarcimento per la violazione dei loro diritti.
La sentenza odierna condanna l’Italia per lo stesso motivo, una seconda volta, dopo la vicenda del luglio 2009, quando un carcerato di Rebibbia denunciò di vivere in uno spazio di meno di 3 metri quadrati in cella. Dopo la prima condanna l’Italia ha dato vita ad un “piano carceri” per la costruzione di nuovi penitenziari e l’ampliamento delle celle. Oltre a prefigurare misure alternative alla detenzione. Ma i provvedimenti tardano ad essere avviati concretamente, mentre disagi e denunce persistono. Marco Pannella, leader dei Radicali prima di Natale per il suo nuovo sciopero della fame e della sete contro il sovraffollamento carcerario, ha subito un ricovero a Roma, dove i medici lo hanno alimentato artificialmente in extremis, per evitargli danni irreversibili ai reni.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.