Settimana decisiva in Venezuela: con ogni probabilità sarà rinviato il giuramento del presidente Hugo Chavez, previsto giovedi prossimo 10 gennaio.
Radio Vaticana - Rieletto per la quarta volta, il 7 ottobre scorso, alla guida del Paese, il leader politico è infatti ancora ricoverato a Cuba, ad un mese circa dall’ultima operazione per contrastare il cancro che lo ha colpito. Servizio di Roberta Gisotti: ascolta
E’ lui, Chavez, il presidente eletto per governare il Paese nel periodo 2013-2019 e continuerà a farlo: ha dichiarato Diosdado Cabello, non appena riconfermato sabato scorso presidente del Parlamento venezuleno, sostenenendo che la cerimonia d’insediamento del capo di Stato non è altro che una prassi formale e la data può essere spostata. Ma l’opposizione insiste nella sua richiesta: in assenza del leader ricoverato a L’Avana, in condizioni critiche di salute, è proprio il presidente del Parlamento che deve assumere l’incarico per convocare nuove elezioni entro 30 giorni. Entrambe le parti fanno riferimento alla Costituzione. Intanto Cabello, subito dopo la nomina, ha chiamato al suo fianco il vicepresidente Nicolas Maduro, designato dallo stesso Chavez suo successore. Entrambi gli uomini forti della maggioranza hanno ribadito di non avere ambizioni personali e di essere insieme solidali con Chavez, pure rappresentando interessi diversi all’interno del movimento bolivariano.
Radio Vaticana - Rieletto per la quarta volta, il 7 ottobre scorso, alla guida del Paese, il leader politico è infatti ancora ricoverato a Cuba, ad un mese circa dall’ultima operazione per contrastare il cancro che lo ha colpito. Servizio di Roberta Gisotti: ascolta
E’ lui, Chavez, il presidente eletto per governare il Paese nel periodo 2013-2019 e continuerà a farlo: ha dichiarato Diosdado Cabello, non appena riconfermato sabato scorso presidente del Parlamento venezuleno, sostenenendo che la cerimonia d’insediamento del capo di Stato non è altro che una prassi formale e la data può essere spostata. Ma l’opposizione insiste nella sua richiesta: in assenza del leader ricoverato a L’Avana, in condizioni critiche di salute, è proprio il presidente del Parlamento che deve assumere l’incarico per convocare nuove elezioni entro 30 giorni. Entrambe le parti fanno riferimento alla Costituzione. Intanto Cabello, subito dopo la nomina, ha chiamato al suo fianco il vicepresidente Nicolas Maduro, designato dallo stesso Chavez suo successore. Entrambi gli uomini forti della maggioranza hanno ribadito di non avere ambizioni personali e di essere insieme solidali con Chavez, pure rappresentando interessi diversi all’interno del movimento bolivariano.
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È presente 1 commento
Opposizione immorale, ha perso un mese fà. Si attaccano ad una malattia, non rispettano il volere del popolo, gufano la morte di Cahvez, fanno pena.
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