venerdì, febbraio 22, 2013
Chi è solo cerca amici virtuali. Risponde a domande su ogni argomento. 

I giovani cinesi, soli a causa della legge del figlio unico, impazziscono per una chat virtuale con un 'pulcino' che sta diventando il loro migliore amico. Sta infatti avendo molto successo in Cina, specie tra i giovanissimi, una nuova applicazione, chiamata ''il piccolo pulcino giallo''. Lanciata a dicembre su Renren, un sito di social network, ha già oltre 2,2 milioni di seguaci. Chiunque può inviare un messaggio a cui il pulcino, risponde.

Anche se le risposte sono generate da un sofisticato software, i giovani sono divertiti dalle sue risposte, perché e' capace di disquisire su tutto. Diversi ragazzi hanno riferito che il pulcino e' diventato il loro interlocutore preferito. Con lui si parla di musica e di sport, si chiedono consigli amorosi o si fanno confidenze. ''Non si teme di disturbare, offendere o annoiare quando si parla con questo pulcino'' ha dichiarato allo Shanghai Daily Chang Yue, uno studente universitario.

''L'applicazione ha soddisfatto il bisogno dei giovani di comunicare'', ha detto Zhou Xiaozheng, professore di sociologia presso l'Universita' del popolo. Zhou ha aggiunto che il successo di questa applicazione deriva anche dal fatto che in Cina, a causa della legge del figlio unico, la maggior parte dei ragazzi non ha fratelli o sorelle con cui confrontarsi e dialogare e quindi cerca un sostituto, seppure virtuale.

''Il figlio unico in una famiglia manca di comunicazione emotiva e questo lo rende più incline a essere dipendente dalla tecnologia'' ha aggiunto il professore. Il 'pulcino giallo' non e' la prima applicazione di questo tipo ad attirare l'attenzione dei giovanissimi. L'anno scorso aveva avuto molto successo Xiaotu, un robot a risposta automatica apparso come applicazione sul sito web della biblioteca dell'Universita' di Tsinghua. Come Xiaotu, anche il pulcino ha la capacità di imparare. Esso memorizza notizie, informazioni e persino barzellette che apprende dai suoi seguaci online e in seguito interagisce con gli utenti in base ai dati acquisiti. Secondo Lin Kunhui, fondatore del centro per l'educazione alla vita e per l'intervento in caso di crisi, una organizzazione senza scopo di lucro che opera a Shanghai, i giovani cinesi sono sottoposti a diverse forme di stress, derivanti dalla famiglia, dal lavoro e dallo studio e hanno poche occasioni di poter parlare con qualcuno dei propri problemi. E questo aumenta solitudine e disperazione.

In base a dati resi noti di recente dal Ministero della Salute, ogni anno sono almeno 250.000 le persone che si suicidano (e oltre due milioni quelle che tentano di farlo senza riuscirci) e, come fa sapere il centro per il controllo e la prevenzione delle malattie, il suicidio e' la prima causa di morte in Cina per le persone nella fascia di età tra i 15 e i 34 anni. Secondo gli esperti a condurre i giovani al suicidio è principalmente un sentimento di isolamento e di solitudine, contro i quali stanno sorgendo molti centri d'ascolto aperti sempre.

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