Dopo il terzo test nucleare confermato ieri dal regime stalinista, la comunità internazionale si allinea: condanne durissime non solo da Washington e dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu, ma persino dal governo cinese che disapprova “con decisione e forza”.
Seoul (AsiaNews) - Tutto il mondo ha reagito con forza all'ennesima provocazione militare del regime della Corea del Nord. Dal Palazzo di Vetro a Pechino, la linea è compatta e molto chiara: se Pyongyang non interrompe il proprio programma nucleare rischia non solo l'ostracismo internazionale ma perfino un intervento armato. È quanto lasciano intendere le durissime reazioni seguite al test nucleare, il terzo della sua storia.
Ieri sera il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha "condannato con forza" il regime di Pyongyang e minacciato "misure appropriate" in risposta al test nucleare. Il ministro degli Esteri sudcoreano Kim Sung-hwan, presidente di turno della riunione al Palazzo di Vetro, ha letto la dichiarazione "approvata all'unanimità" in cui si parla dell'esperimento atomico come di "una chiara minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale". I 15 hanno in seguito iniziato a discutere delle misure che dovranno essere adottate, ma la discussione durerà "alcuni giorni".
Il termine "unanimità" indica che anche Cina e Russia - membri permanenti del Consiglio e ultimi sostenitori della Corea del Nord - hanno votato contro la provocazione del giovane dittatore Kim Jong-un e potrebbero arrivare a togliere al Paese anche le ultime riserve di aiuti alimentari che ancora inviano attraverso i confini, chiusi al resto del mondo.
La Cina ha condannato con più forza del solito il test nucleare. La Corea del Nord, si legge in un comunicato diffuso dal ministero degli Esteri di Pechino, "ha ignorato l'opposizione della comunità internazionale, e il governo cinese la condanna con decisione. Chiediamo con forza alla Repubblica Democratica di Corea di mantenere fede al suo impegno per la denuclearizzazione e di non intraprendere altre azioni che possano peggiorare la situazione".
Questa reazione non ha però convinto gli internauti cinesi, che hanno attaccato il governo di Pechino per la sua risposta "tenera" e paragonato Pyongyang a un "cane pazzo" che ha umiliato la Cina. Un utente scrive: "Avete invitato a tavola la vostra stessa umiliazione".
Il presidente americano Barack Obama è intervenuto in serata, durante il primo discorso sullo Stato dell'Unione del suo secondo mandato. Il leader ha citato il test nucleare e ha sottolineato che "atti del genere non fanno altro che mettere la Corea del Nord in un isolamento ancora peggiore. Devono capire che solo rispettando gli obblighi internazionali potranno ottenere sicurezza e prosperità".
Seoul (AsiaNews) - Tutto il mondo ha reagito con forza all'ennesima provocazione militare del regime della Corea del Nord. Dal Palazzo di Vetro a Pechino, la linea è compatta e molto chiara: se Pyongyang non interrompe il proprio programma nucleare rischia non solo l'ostracismo internazionale ma perfino un intervento armato. È quanto lasciano intendere le durissime reazioni seguite al test nucleare, il terzo della sua storia.
Ieri sera il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha "condannato con forza" il regime di Pyongyang e minacciato "misure appropriate" in risposta al test nucleare. Il ministro degli Esteri sudcoreano Kim Sung-hwan, presidente di turno della riunione al Palazzo di Vetro, ha letto la dichiarazione "approvata all'unanimità" in cui si parla dell'esperimento atomico come di "una chiara minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale". I 15 hanno in seguito iniziato a discutere delle misure che dovranno essere adottate, ma la discussione durerà "alcuni giorni".
Il termine "unanimità" indica che anche Cina e Russia - membri permanenti del Consiglio e ultimi sostenitori della Corea del Nord - hanno votato contro la provocazione del giovane dittatore Kim Jong-un e potrebbero arrivare a togliere al Paese anche le ultime riserve di aiuti alimentari che ancora inviano attraverso i confini, chiusi al resto del mondo.
La Cina ha condannato con più forza del solito il test nucleare. La Corea del Nord, si legge in un comunicato diffuso dal ministero degli Esteri di Pechino, "ha ignorato l'opposizione della comunità internazionale, e il governo cinese la condanna con decisione. Chiediamo con forza alla Repubblica Democratica di Corea di mantenere fede al suo impegno per la denuclearizzazione e di non intraprendere altre azioni che possano peggiorare la situazione".
Questa reazione non ha però convinto gli internauti cinesi, che hanno attaccato il governo di Pechino per la sua risposta "tenera" e paragonato Pyongyang a un "cane pazzo" che ha umiliato la Cina. Un utente scrive: "Avete invitato a tavola la vostra stessa umiliazione".
Il presidente americano Barack Obama è intervenuto in serata, durante il primo discorso sullo Stato dell'Unione del suo secondo mandato. Il leader ha citato il test nucleare e ha sottolineato che "atti del genere non fanno altro che mettere la Corea del Nord in un isolamento ancora peggiore. Devono capire che solo rispettando gli obblighi internazionali potranno ottenere sicurezza e prosperità".
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