mercoledì, febbraio 20, 2013
Lasagne, tortellini, ravioli.. sfregiata l’immagine della pasta italiana

Greenreport - Ormai è una vera e propria valanga quella della carne di cavallo utilizzata nei piatti pronti al posto della carne di manzo che ha provocato il ritiro delle lasagne Findus, dei tortellini e ravioli Buitoni/Nestlé e di diverse marche di hamburgher in mezza Europa. Ora è la volta del Portogallo, dove sono state trovate tracce di Dna di cavallo in prodotti a base di carne, stavolta si tratta di lasagne pre-cucinate prodotte dalla Nestlé e vendute esclusivamente a delle catenedi hotel e ristoranti, un'attività chiamata Horeca che designa il segmento dell'industria agroalimentare destinata a locali che preparano e servono cibo e bevande. Si tratta di prodotti di Nestlé Professional che sono stati ritirati dal mercato anche in Francia. Il portavoce di Nestlé Portugal, Antonio Carvalho, ha detto che i piatti preparati nei quali sono state trovate tracce di carne di cavallo sono stati ritirati dal commercio ed ha ribadito quello che ormai è diventato un mantra delle multinazionali del cibo e della grande distribuzione europea: «Non è un problema di sicurezza alimentare ma un problema di frode a livello europeo. Con questo evento abbiamo anche rafforzato i nostri già rigorosi programmi di garanzia della qualità, aggiungendo screening e test sul Dna di cavallo in tutta la materia prima, prima della sua entrata in produzione e in tutti i Paesi europei. Garantire la qualità e la sicurezza dei nostri prodotti è sempre stata una priorità per Nestlé. Vogliamo chiedere scusa ai consumatori e assicurare loro che le azioni che sono state attualmente intraprese si tradurranno in uno standard di qualità a livelli ancora più elevati e con una maggiore tracciabilità».

Ma anche a Lisbona, come a Londra, Parigi e Roma viene fuori che il vero problema è il (mancato) controllo di una filiera alimentare globalizzata: fino a ieri Nestlé Portugal aveva trovato solo l'1% di carne di cavallo nelle sue lasagne che però sono preparate in Francia a partire dalla carne fornita dall'impresa tedesca H. J. Schypke con la quale la multinazionale alimentare svizzera, la più grande del pianeta, ha ora sospeso ogni relazione commerciale. I tedeschi però sono un subappaltatore della brasiliana JBS Toledo NV, uno dei maggiori fornitori della Nestlé. Se è vero che si tratta di uno scandalo globalizzato il colpo per l'immagine del cibo italiano è molto forte, visto che quando si parla di lasagne o spaghetti alla bolognese di Findus e Nestlé venduti in tutta Europa o dei tortellini e ravioli Buitoni la prima cosa che viene in mente è il buon cibo italiano che ora è associato ad una frode alimentare ed al cibo pronto per i supermercati e la ristorazione di massa. Roba da far andare il boccone a traverso a quelli di Slow Food ed a chi promuove il buon cibo genuino e le materie prime locali.

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