La procura di Milano apre un'inchiesta a carico di Paolo Scaroni, amministratore delegato dell’Eni
L'indagine verte su una maxi tangente da 11 miliardi di dollari pagata al governo algerino. La commessa sarebbe stata ottenuta grazie ad una mazzetta di 197 milioni di euro. Saipem e la controllante Eni sarebbero coinvolte nelle indagini come persone giuridiche, come prevedono le procedure della legge 231. Questa mattina la Guardia di Finanza ha eseguito perquisizione sia negli uffici e sia nella casa di Scaroni.
La notizia delle indagini si è immediatamente riflessa in negativo in borsa sul titolo di Eni. La flessione nelle quotazioni è stata immediata: -2,26% a 17,76 euro.
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