Si celebra, il 13 febbraio, il centenario della nascita di Giuseppe Dossetti, figura di spicco dell’Italia del Novecento. Tantissime sono le iniziative promosse per ricordarlo, segno evidente di quanto radicale sia il segno lasciato da questo protagonista della Resistenza, della Costituente, del Concilio Vaticano II. Il suo apporto politico e religioso è inestimabile e sicuramente merita, al di là delle celebrazioni, di essere ancora analizzato, studiato, pubblicato e promosso.
E’ questo il senso e la finalità del grande sforzo editoriale messo in moto da quasi dieci anni dalle Paoline attraverso la pubblicazione dei volumi della Collana “GIUSEPPE DOSSETTI – I TESTI”. Nel corso della sua vita, Dossetti ha esercitato in tanti modi la sua paternità e il suo magistero: ha ispirato e guidato la comunità monastica che si era raccolta intorno a lui; ha trasmesso la ricchezza del suo pensieroe la forza della sua fede nella predicazione, nelle conversazioni pubbliche e private, e attraverso scritti di varia natura; si è generosamente speso nella corrispondenza epistolare (quella che egli stesso chiamava la sua diaconia postale). Un grande patrimonio spirituale consegnato in testi che fin dai mesi immediatamente successivi alla sua morte, la sua comunità, la Piccola Famiglia dell’Annunziata, ha iniziato a inventariare e a catalogare.
Questo materiale viene man mano pubblicato nella collana, articolata in quattro serie: i testi che, in vario modo, documentano la storia della comunità Piccola Famiglia dell’Annunziata; le omelie; i discorsi, la predicazione non liturgica e le conversazioni tenute in varie occasioni e di diverso contenuto; e, infine, pensieri e appunti di carattere spirituale. Ultimo volume, in termini di pubblicazione, IL VANGELO NELLA STORIA. Conversazioni 1993-1995, che contiene conversazioni, discorsi, dialoghi risalenti agli ultimi anni della vita di Dossetti: testi fortemente autobiografici in cui vengono riportati eventi ed espressi stati d’animo molto precisi e confidenziali sulla sua esperienza di uomo politico, per ricavarne un principio generale: è possibile rendere compatibile l’impegno politico con la vita di fede, ma solo a due condizioni: non è una missione «a fare» e occorre «gratuità». È essenziale un riferimento costante alla parola di Dio, meditata, studiata e vissuta. La vita di preghiera e di totale consacrazione a Dio, nella Piccola Famiglia dell’Annunziata, sono prioritarie per il suo percorso spirituale, sociale e politico. Appare chiaro nel testo come per questo grande protagonista dello scorso secolo sia importante centrare la vita sulla fede cristiana per andare al cuore della storia, nella cerniera più intima dei popoli e delle religioni.
Al di fuori della collana, giunta al suo decimo volume, segnaliamo due testi Paoline particolarmente significativi. Il primo, Giuseppe Dossetti. Sentinella e discepolo di Cesare Paradiso e Pietro M. Fragnelli, è un profilo biografico accessibile e particolarmente adatto per chi vuole avere un primo approccio con la vita e il pensiero di Dossetti. Il secondo testo, Dossetti e Lercaro. La Chiesa povera e dei poveri nella prospettiva del Concilio Vaticano II di Corrado Lorefice, attraverso una minuziosa ricostruzione, basata in massima parte su fonti inedite, riporta alla luce l’influsso dossettiano sul famoso discorso sulla Chiesa povera e dei poveri pronunciato dal card. Giacomo Lercaro, il 6 dicembre 1962, durante i lavori della 35a Congregazione Generale. Un saggio impegnativo e di grande significato, che rilegge una pagina di storia dove politica, ricerca teologico-biblica, impegno coerente e ascolto profondo del popolo, amore alla Chiesa si intrecciano e si concretizzano nel pensiero e nell’opera di due personalità il cui sodalizio umano e spirituale ha lasciato un segno probabilmente ancora da esplorare.
E’ questo il senso e la finalità del grande sforzo editoriale messo in moto da quasi dieci anni dalle Paoline attraverso la pubblicazione dei volumi della Collana “GIUSEPPE DOSSETTI – I TESTI”. Nel corso della sua vita, Dossetti ha esercitato in tanti modi la sua paternità e il suo magistero: ha ispirato e guidato la comunità monastica che si era raccolta intorno a lui; ha trasmesso la ricchezza del suo pensieroe la forza della sua fede nella predicazione, nelle conversazioni pubbliche e private, e attraverso scritti di varia natura; si è generosamente speso nella corrispondenza epistolare (quella che egli stesso chiamava la sua diaconia postale). Un grande patrimonio spirituale consegnato in testi che fin dai mesi immediatamente successivi alla sua morte, la sua comunità, la Piccola Famiglia dell’Annunziata, ha iniziato a inventariare e a catalogare.
Questo materiale viene man mano pubblicato nella collana, articolata in quattro serie: i testi che, in vario modo, documentano la storia della comunità Piccola Famiglia dell’Annunziata; le omelie; i discorsi, la predicazione non liturgica e le conversazioni tenute in varie occasioni e di diverso contenuto; e, infine, pensieri e appunti di carattere spirituale. Ultimo volume, in termini di pubblicazione, IL VANGELO NELLA STORIA. Conversazioni 1993-1995, che contiene conversazioni, discorsi, dialoghi risalenti agli ultimi anni della vita di Dossetti: testi fortemente autobiografici in cui vengono riportati eventi ed espressi stati d’animo molto precisi e confidenziali sulla sua esperienza di uomo politico, per ricavarne un principio generale: è possibile rendere compatibile l’impegno politico con la vita di fede, ma solo a due condizioni: non è una missione «a fare» e occorre «gratuità». È essenziale un riferimento costante alla parola di Dio, meditata, studiata e vissuta. La vita di preghiera e di totale consacrazione a Dio, nella Piccola Famiglia dell’Annunziata, sono prioritarie per il suo percorso spirituale, sociale e politico. Appare chiaro nel testo come per questo grande protagonista dello scorso secolo sia importante centrare la vita sulla fede cristiana per andare al cuore della storia, nella cerniera più intima dei popoli e delle religioni.
Al di fuori della collana, giunta al suo decimo volume, segnaliamo due testi Paoline particolarmente significativi. Il primo, Giuseppe Dossetti. Sentinella e discepolo di Cesare Paradiso e Pietro M. Fragnelli, è un profilo biografico accessibile e particolarmente adatto per chi vuole avere un primo approccio con la vita e il pensiero di Dossetti. Il secondo testo, Dossetti e Lercaro. La Chiesa povera e dei poveri nella prospettiva del Concilio Vaticano II di Corrado Lorefice, attraverso una minuziosa ricostruzione, basata in massima parte su fonti inedite, riporta alla luce l’influsso dossettiano sul famoso discorso sulla Chiesa povera e dei poveri pronunciato dal card. Giacomo Lercaro, il 6 dicembre 1962, durante i lavori della 35a Congregazione Generale. Un saggio impegnativo e di grande significato, che rilegge una pagina di storia dove politica, ricerca teologico-biblica, impegno coerente e ascolto profondo del popolo, amore alla Chiesa si intrecciano e si concretizzano nel pensiero e nell’opera di due personalità il cui sodalizio umano e spirituale ha lasciato un segno probabilmente ancora da esplorare.
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