mercoledì, febbraio 06, 2013
Iniziate le operazioni di smantellamento dell’edificio off-gas della centrale. Per la bonifica completa sito occorrono 240 milioni di euro  

GreenReport - Il sito della ex centrale nucleare di Caorso, se i tempi saranno rispettati, sarà restituito al territorio per il suo riutilizzo nel 2025. Dovranno quindi ancora passare dodici anni per scrivere in modo definitivo la parola fine al "vecchio" nucleare in Italia, con l'auspicio che le decisioni prese dai cittadini italiani nel 2011 con il referendum, non siano rimesse più in discussione. Intanto, oggi sono iniziate le operazioni di smantellamento dell'edificio off-gas della centrale nucleare, una struttura in cemento armato lunga 23 metri, larga 16,2 e alta 23.

La demolizione dell'edificio, che durante l'esercizio ospitava il sistema di trattamento degli scarichi gassosi prodotti dal ciclo termico prima del loro rilascio nell'ambiente- hanno spiegato da Sogin-produrrà circa 8.000 tonnellate di materiale, di cui 7.250 di cemento e 750 di parti metalliche. Questa operazione che sarà portata a termine in circa 8 mesi, è stata preceduta dallo smantellamento e decontaminazione dei sistemi e componenti interni e dalla demolizione del camino che sovrastava l'edificio, una struttura tubolare in acciaio, alta 52 metri, con un diametro che variava dai circa 5 metri della base ai circa 2 metri della sommità, per un peso di 55 tonnellate.

Nel dicembre 2012, Sogin ha emesso il bando di gara per lo smantellamento dell'isola nucleare della centrale e nel 2013 è prevista l'approvazione del decreto per lo smantellamento definitivo della centrale e del piano operativo di rimozione dei materiali e dei componenti contaminati dalla piscina dell'impianto. Sarà, inoltre concluso, informano da Sogin, il progetto per l'adattamento dell'edificio turbina ad area di stoccaggio provvisoria dei rifiuti radioattivi per l'adeguamento dei depositi temporanei esistenti.

Le attività di decommissioning della centrale di Carso già portate a termine hanno riguardato: la decontaminazione del circuito primario; la demolizione delle torri di raffreddamento; l'entrata in funzione di una delle più grandi stazioni di gestione materiali al mondo per lo smontaggio, il taglio e la decontaminazione dei materiali metallici; lo smantellamento dei componenti e la demolizione del camino dell'edificio off-gas; la rimozione dei coibenti, tra i quali l'amianto, dagli edifici reattore, turbina e off-gas; l'allontanamento del combustibile nucleare irraggiato per il suo riprocessamento; lo smantellamento dei componenti dell'edificio turbina. Per la bonifica completa del sito di Caorso occorrono 240 milioni di euro.


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