giovedì, febbraio 28, 2013
Cosa accomuna le ricette per lo zabadi più cremoso, i consigli sulla scuola dove ci sono i banchi e l’impegno per la salute delle mamme e dei neonati? Il programma di una radio missionaria che ogni settimana raggiunge migliaia di donne del Sud Sudan, il paese più giovane e uno dei più poveri del mondo.  

Misna - A raccontare alla MISNA delle dirette in fm è Enrica Valentini, una volontaria della Caritas che dirige l’emittente cattolica Voice of Hope nella città di Wau. “Il programma – racconta Enrica – dura 45 minuti e si chiama Nadhzra Shasasa, un’espressione che in lingua araba vuol dire ‘visione trasparente’, sguardo cioé in grado di penetrare al di là della superficie delle cose”. La scelta dell’arabo si spiega con il fatto che questa lingua è l’unica parlata e compresa da quasi tutte le etnie che abitano le regioni più vicine alla frontiera con il Sudan. A coordinare i dibattiti e a gestire le telefonate che arrivano di continuo in redazione sono solo giornaliste donne.

I temi variano dalla cucina all’istruzione, dalla musica al diritto alla salute. “Ma uno dei problemi più discussi – sottolinea la direttrice di Voice of Hope – è la mortalità materna e infantile, una vera emergenza”. Secondo stime rilanciate dall’organizzazione non governativa Medici con l’Africa Cuamm, in Sud Sudan ogni 100.000 bambini muoiono 2054 mamme, 170 volte di più di quanto accade in Italia.

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