venerdì, febbraio 22, 2013
La potenza globale installata di energia idroelettrica - scrive l'autore del rapporto Evan Musolino - sino alla fine del 2011, ha raggiunto 970 GW, rappresentando circa due volte e mezzo la capacità di tutte le altre fonti di energia rinnovabili, considerate complessivamente. Ma da allora si è registrato un aumento pari a solo l'1,6% rispetto all'anno precedente.  

GreenReport - Per contro, la potenza geotermica installata ha raggiunto un nuovo massimo di 11,2 GW a fine 2011 ma con una crescita che per la prima volta dal 2002 è stata sotto l'1%. E mentre la capacità complessiva per entrambe le tecnologie, ha continuato a crescere - anche se in maniera meno evidente rispetto al passato - è rallentata rispetto agli ultimi anni la crescita del suo utilizzo in termini di consumi. Quindi, nonostante nel corso degli ultimi due decenni, la capacità globale installata di energia elettrica geotermica sia quasi raddoppiata, questa fonte di energia non ha ricevuto lo stesso livello di attenzione di altre fonti di energia rinnovabili e rimane sottoutilizzata rispetto alle potenzialità.

«Nonostante il recente rallentamento della crescita, il mercato globale per l'energia idroelettrica e geotermica è in aumento perché queste due fonti non sono soggette alla variabilità come accade per altre fonti di energia rinnovabili, come l'eolico e il solare - sostiene Musolino -quindi la maggiore affidabilità offerta dall'energia geotermica e dall'idroelettrica le rendono due forme di energia utile a fornire energia di base».

L'energia geotermica è una fonte di energia rinnovabile derivante dal calore dalla terra che è inesauribile e se a livello planetario si fosse in grado di sfruttare solo una piccola parte del calore della Terra - sottolinea il Worldwatch Institute - potremmo fornire l'intera popolazione del pianeta di energia pulita e sicura per secoli.

La fonte geotermica è caratterizzata da una costante disponibilità in tutto l'arco dell'anno tanto che gli impianti geotermoelettrici - secondo i dati EGEC- presentano utilizzazioni medie (attestate) a piena potenza intorno alle 7.500 ore.

L'energia geotermica è dunque definita rinnovabile e sostenibile: rinnovabile riferito alla proprietà della sorgente di energia, e sostenibile per il modo in cui la risorsa è utilizzata. Come risorsa locale può essere, ed è di fatto, fonte di occupazione locale.

Nel confronto con le altre fonti rinnovabili, le prestazioni degli impianti geotermoelettrici sono confermate come le migliori grazie alla forte capacità produttiva della fonte primaria che però al momento è sfruttata nelle limitate zone territoriali che ne permettono lo sviluppo.

Le stime attuali del potenziale globale di energia geotermica vanno da un minimo di 35 a un massimo di 2.000 GW. E semplici miglioramenti tecnologici potrebbero far aumentare notevolmente queste proiezioni.

La maggior parte della produzione di energia geotermica è concentrata in un area ristretta del pianeta, anche se come capacità installata è presente in 24 paesi.

Gli Stati Uniti continuano a rimanere leader nella produzione e nella capacità installata a livello globale, ma producono ancora solo circa 3 GW di energia geotermica. Oltre agli Stati Uniti, solo tre paesi hanno più di 1 GW di potenza installata a maggio 2012.

In Europa alla fine del 2010 si stima (dati EGEC) che siano stati installati circa 59 impianti geotermoelettrici per una capacità totale di 1,6 GWe ed una produzione elettrica di 10,9 TWh.

L'energia geotermica è tra le fonti energetiche quella dove si attesta la maggior attenzione da parte dei politici e degli sviluppatori di progetti: attualmente vi sono progetti nuovi o in fase di sviluppo in oltre 70 paesi. Ma nonostante la geotermia sia una fonte energetica in grande espansione, rappresenta ancora meno dell'1 per cento della produzione mondiale di elettricità (dati WWI 2011).

Uno studio del Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha stimato che se gli Stati Uniti dovessero investire 1 miliardo di dollari in ricerca e sviluppo nel settore della geotermia nei prossimi 15 anni, potrebbero portare la capacità di generazione a 100 GW entro il 2050.

Nello stesso studio il MIT stima che, con i miglioramenti tecnici adeguati, si potrebbe estrarre dal sottosuolo una quantità di energia equivalente a quella che si stima essere contenuta nelle riserve di petrolio mondiali.

di Lucia Venturi


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