sabato, marzo 16, 2013
Laura Boldrini è il nuovo Presidente della Camera. La deputata di Sel ha avuto il via libera dell’assemblea con 327 voti. Al Senato, invece, è passato Piero Grasso del Pd che è andato al ballottaggio con Renato Schifani del Pdl. Alessandro Guarasci: ascolta  

Radio Vaticana - A Laura Boldrini è andata una maggioranza assoluta. Roberto Fico, candidato di M5S, ha raccolto 108 voti. Boldrini, viene dall’Alto Commissariato per i Rifugiati, e non appena insediata, afferma che quest’esperienza l’accompagnera' sempre e che da oggi la metterà al servizio della Camera. Dunque, per lei, il Parlamento dovrà essere la casa di chi ha più bisogno, per avviare un vero cambiamento come richiesto dagli italiani. Boldrini ha dedicato un passaggio anche a Papa Francesco Un discorso piaciuto a tutti gli schieramenti, compreso il Movimento Cinque Stelle, mentre il Pdl ha lo giudicato deludente. Al Senato, è stato eletto Piero Grasso del Pd, già magistrato antimafia. Scelta Civica di Monti ha votato scheda bianca, mentre il Movimento Cinque Stelle ha votato secondo coscienza. Abbiamo sentito il costituzionalista Enzo Balboni e il vicepresidente delle Settimane Sociali Luca Diotallevi

D. - Professor Balboni, due persone che vengono dalla cosiddetta società civile: un cambio di linea rispetto al passato?

R. - Il partito di maggioranza relativa ha compiuto - a mio avviso - una mossa felice, ma qui ragiono semplicemente sul piano politico, nel senso che invece di mettere, come avrebbe potuto, due personalità come Franceschini e Finocchiaro, e in questo caso si sarebbe attirato anche delle valutazioni negative, ha segnalato due persone della società civile il cui gradimento sia parlamentare che nella società può essere più ampio del numero ristretto di voti che alla fine riescono ad ottenere.

D. - Diotallevi, si parla già di elezioni a fine giugno…

R. - Siamo talmente nel pieno di una casualità non governata da nessuno, che tutto è possibile. Noi abbiamo in parlamento una forza anti - sistema che mina le ragioni della democrazia al di là di quelli che possono essere i più che giustificati motivi di coloro che l’hanno votato, mi riferisco al Movimento 5 stelle, e il principale partito lo sta inseguendo compromettendo la propria vocazione maggioritaria. La situazione è molto grave, anche perché dall’altra parte abbiamo un partito, il Pdl, che non gode di uno stato di salute migliore.


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