lunedì, marzo 04, 2013
E’ stata un’operazione-lampo e senza incidenti quella che ha consentito di recuperare il controllo di due vasti agglomerati di ‘favelas’ in un’area strategia di Rio de Janeiro di cui è prevista la “pacificazione”. 

Misna - In vista dei Mondiali di calcio del 2014 e dei Giochi Olimpici del 2016, le autorità della metropoli hanno rafforzato negli ultimi anni la lotta ai narcotrafficani che proliferano nelle baraccopoli: l’ultima azione, in ordine di tempo, ha coinvolto 1500 uomini, per la maggior parte appartenenti al temuto Battaglione delle operazioni speciali (Bope) della polizia militare, nelle aree del Complexo do Cajú e Barreira do Vasco; si tratta, complessivamente, di 16 ‘favelas’ con oltre 22.000 abitanti, situate, tra l’altro, vicino alla strategica Avenida Brasil, che collega la zona nord di Rio con la zona ovest.

Obiettivo è “bonificare” la zona dai narcotrafficanti per poter installare nei prossimi mesi una Unità della polizia pacificatrice (Upp), come vengono denominati i commissariati permanenti di polizia installati nelle ‘favelas’. Il passo successivo sarà l’occupazione dell’immenso Complexo da Maré, sempre nella zona nord, il primo ‘colpo d’occhio’ sulla metropoli per il turista che atterra al vicino aeroporto internacional Tom Jobim, nonché considerata la zona più popolosa della città sotto il dominio della criminalità.

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