Mentre le minacce di sfracelli nucleari e di attacchi finali a Washington, Seoyul, Okinawa e Guam da parte del regime nazionalcomunista della Repubblica popolare democratica di Corea (Rpdc) si sono fortunatamente rivelate fino ad ora le solite altisonanti fanfaronate guerrafondaie di Pyongyang, gli Stati Uniti d'America e la Corea del Sud non fanno niente per far calare la tensione.
GreenReport - Oggi è arrivata la notizia che il 22 marzo hanno firmato un ulteriore accordo di cooperazione militare, che autorizza le forze armate Usa ad intervenire in caso di conflitti minori tra Seoul e Pyongyang. Benzina sul fuoco, dopo che la dittatura nordcoreana aveva abrogato l'armistizio del 1953 tra le due Coree e gli accordi di non aggressione e denuclearizzazione proprio come reazione alle manovre militari congiunte Usa-Corea del Sud che hanno comportato l'utilizzo di bombardieri strategici B-52. A quanto pare l'impazzimento del regime retto dal giovane leader supremo Kim Jong Un hanno dato l'occasione gli Usa di rafforzare la loro presenza nell'Asia nord.orientale, e questo potrebbe spiegare la cautela ed il silenzio della Cina, che aveva fortemente condannato l'ultimo test nucleare di Pyongyang ed aveva per la prima volta avvertito il regime amico di aver oltrepassato un limite che mettendo a rischio la sicurezza dell'intera area e la pazienza e gli aiuti di Pechino alla Rpdc.
L'escalation dell'attenzione statunitense verso la Corea del nord era iniziata il 13 marzo, quando James Clapper, direttore della Defense Intelligence Usa aveva presentato al Senato di Washington un rapporto nel quale si legge che «La Corea del Nord potrebbe tentare di utilizzare l'arma nucleare contro gli Stati Uniti o i loro alleati per mantenere il regime di Kim Jong Un al potere, ma non sappiamo cosa potrebbe spingere Pyongyang ad oltrepassare questo limite».
Secondo il rapporto, la Rpdc esporterebbe missili balistici e materiali ad essi collegati in altri Paesi, tra i quali l'Iran e la Siria. Inoltre la Rpdc avrebbe aiutato la Siria a costruire nel 2007 un reattore nucleare che poi sarebbe stato raso al suolo dagli aerei israeliani.
Gli Usa ricordano che nei colloqui a 6 (Cina, Giappone, Russia, Usa e le due Coree), tenutisi tra il 2005 e il 2007, Pyongyang aveva promesso di non fornire materiale nucleare ad altri Paesi.
GreenReport - Oggi è arrivata la notizia che il 22 marzo hanno firmato un ulteriore accordo di cooperazione militare, che autorizza le forze armate Usa ad intervenire in caso di conflitti minori tra Seoul e Pyongyang. Benzina sul fuoco, dopo che la dittatura nordcoreana aveva abrogato l'armistizio del 1953 tra le due Coree e gli accordi di non aggressione e denuclearizzazione proprio come reazione alle manovre militari congiunte Usa-Corea del Sud che hanno comportato l'utilizzo di bombardieri strategici B-52. A quanto pare l'impazzimento del regime retto dal giovane leader supremo Kim Jong Un hanno dato l'occasione gli Usa di rafforzare la loro presenza nell'Asia nord.orientale, e questo potrebbe spiegare la cautela ed il silenzio della Cina, che aveva fortemente condannato l'ultimo test nucleare di Pyongyang ed aveva per la prima volta avvertito il regime amico di aver oltrepassato un limite che mettendo a rischio la sicurezza dell'intera area e la pazienza e gli aiuti di Pechino alla Rpdc.
L'escalation dell'attenzione statunitense verso la Corea del nord era iniziata il 13 marzo, quando James Clapper, direttore della Defense Intelligence Usa aveva presentato al Senato di Washington un rapporto nel quale si legge che «La Corea del Nord potrebbe tentare di utilizzare l'arma nucleare contro gli Stati Uniti o i loro alleati per mantenere il regime di Kim Jong Un al potere, ma non sappiamo cosa potrebbe spingere Pyongyang ad oltrepassare questo limite».
Secondo il rapporto, la Rpdc esporterebbe missili balistici e materiali ad essi collegati in altri Paesi, tra i quali l'Iran e la Siria. Inoltre la Rpdc avrebbe aiutato la Siria a costruire nel 2007 un reattore nucleare che poi sarebbe stato raso al suolo dagli aerei israeliani.
Gli Usa ricordano che nei colloqui a 6 (Cina, Giappone, Russia, Usa e le due Coree), tenutisi tra il 2005 e il 2007, Pyongyang aveva promesso di non fornire materiale nucleare ad altri Paesi.
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È presente 1 commento
Quel che accade è figlio del relativismo e del buonismo. Lo abbiamo visto anche nella vicenda dei Marò con un India da rispettare su di un piano diplomatico ma che essa stessa non rispetta il diritto interno nè internazionale, con una giustizia primitiva e una faziosità dilagante che porta il paese ad una impunità totale per categorie di reati quali la violenza sessuale. Che dire dell'Iran, in Italia abbiamo la radio iraniana dove scrivono giornalisti provenienti da giornali di sinistra. Se si pensa che l'attuale dittatore dell'Iran è il capo di quei terroristi che nel 1979 assaltò l'ambasciata americana, episodio del quale il film oscar Argo ripercorre il salvataggio dei canadesi ad opera della CIA tramite una finta troupe cinematografica...
Guglielmo Rinaldini
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