Sale la tensione in Egitto dove il procuratore nazionale Talaat Abdallah ha ordinato l’arresto di cinque noti attivisti del fronte antigovernativo: si tratta di Alaa abdel Fattah, Ahmed Douma, Karim el Shaer, Hazem abdel Azim e Ahmed Ghoneimi.
Misna - Tutti sono accusati di “incitamento all’aggressione” contro esponenti dei Fratelli Musulmani, il cui quartier generale al Cairo la scorsa settimana è stato teatro di una manifestazione sfociata in disordini. Membri dell’organizzazione e agenti di polizia si sono scontrati con attivisti laici e di opposizione, in tafferugli conclusisi con oltre duecento feriti.
La notizia dell’arresto segue l’annuncio formulato ieri dal presidente Mohammed Morsi, di voler prendere “misure necessarie per proteggere il paese”.
Una nota dell’ufficio del procuratore precisa che i cinque – tra cui il noto blogger abdel Fattah – sono accusati di “aggressione, distruzione di proprietà privata, disturbo della quiete pubblica” e in particolare degli “incidenti verificatisi davanti alla sede dei Fratelli Musulmani” nel quartiere di Moqattam al Cairo.
Condannando la decisione, il movimento di opposizione Kefaya (Basta!) ha indetto una preghiera di massa davanti all’ufficio del procuratore e all’Alta corte di giustizia. Nella nota gli attivisti rifiutano “l’oppressione delle milizie del regime […] che agisce come ai tempi di Mubarak” e avvisano che non si lasceranno intimidire “da manovre violente e oppressive”.
Condannando la decisione, il movimento di opposizione Kefaya (Basta!) ha indetto una preghiera di massa davanti all’ufficio del procuratore e all’Alta corte di giustizia. Nella nota gli attivisti rifiutano “l’oppressione delle milizie del regime […] che agisce come ai tempi di Mubarak” e avvisano che non si lasceranno intimidire “da manovre violente e oppressive”.
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