martedì, marzo 19, 2013
Fermo anche un sistema di decontaminazione dell’acqua e interrotti molti servizi  

GreenReport - La Tokyo Electric Power Company ha annunciato oggi che «I sistemi di raffreddamento per le piscine del combustibile esaurito e le altre strutture della lesionata centrale nucleare di Fukushima rimarranno sospesi a partire dalle 13:00 (ora del Giappone, ndr) del 19 marzo». La Tepco ha detto che l'alimentazione di energia è stata ripristinata, ma i sistemi di raffreddamento non sono ancora in funzione per le piscine del combustibile esaurito degli edifici dei reattori 1, 3 e 4. Sono stati fermati il sistema di raffreddamento per una piscina di combustibile comune, un sistema di decontaminazione dell'acqua radioattiva l'acqua e molti altri servizi. Le piscine del combustibile esaurito dei reattori 1, 3 e 4 contengono 2.491 elementi di combustibile nucleare, e nella piscina sono stoccati 6.377 elementi di combustibile.

L'arresto del sistema di raffreddamento è scattato dopo una interruzione di corrente, che inizialmente sembrava avvenuta alle 6:57 del 18 marzo all'interno delle stesse strutture di Fukushima Daiichi che avevano resistito al terremoto/Tsunami dell'11 marzo 2011. Secondo la Tepco, «Per i reattori n° 3 e n° 4 il guasto è stato probabilmente causato da un difetto in un "temporary switchboard"». L'utility che sta cercando disperatamente di gestire il cadavere radioattivo di Fukushima Daiichi prevede di confermare la causa dell'arresto e di riavviare le operazioni di raffreddamento entro oggi, ma The Asahi Shimbun scrive che «Si sta prendendo in considerazione la fornitura di energia elettrica ai sistemi di raffreddamento da una fonte diversa».

Stamattina, nel corso di una conferenza stampa, il ministro dell'Industria del Giappone, Toshimitsu Motegi, ha chiesto alla Tepco di ripristinare l'operatività dei sistemi di raffreddamento il più presto possibile e l'utility ha risposto che «Gli impianti di raffreddamento dei reattori nucleari funzionano normalmente ed i siti di monitoraggio non hanno mostrato variazioni dei livelli di radiazioni nell'area».

La Tepco ha rivelato che anche 3 sistemi di distribuzione di energia ad alta tensione, che ricevono energia dall'esterno della centrale nucleare, hanno smesso di funzionare. Due sono stati riparati, ma deve ancora essere identificato il problema della terza unità. Di conseguenza, il sistema di raffreddamento non potrebbe essere ripristinato

Alle 10 di oggi la temperatura dell'acqua delle piscine del combustibile era stabile, tra i 16 ei 30 gradi Celsius (ieri erano tra i era tra 13,7 e i 25 gradi), ma alle 13 di oggi la temperatura dell'acqua nella piscina del reattore 4 aveva raggiunto i 31.6 gradi e, se il sistema di raffreddamento non verrà ripristinato, entro 4 giorni raggiungerà il limite dello standard di sicurezza della Tepco: 65 gradi. La piscina del combustibile esaurito del reattore 4, lo ricordiamo, si trova in cima ad un edificio danneggiato da un'esplosione di idrogeno e al su interno ci sono 1.533 elementi di combustibile.

La Tepco è nuovamente sotto accusa perché in realtà ha dato notizia dell'interruzione dell'energia 3 ore dopo che si è verificata, ma come sempre le scuse arrivano il giorno dopo: «Abbiamo pensato che fosse meglio fare un rapporto, dopo aver avuto la conferma, che riassumesse la situazione presso le strutture - ha spiegato un imbarazzato funzionario dell'utility nucleare - Siamo estremamente dispiaciuti che ci sia voluto tanto tempo». Il ministro Motegi ha criticato duramente la Tepco dicendo che «La comunicazione avrebbe dovuto essere fatta prima».

I tecnici della Tepco stanno progettando di sostituire il quadro elettrico danneggiato o di ricollegare il sistema di raffreddamento ad altri quadri per riprendere il raffreddamento delle piscine non appena possibile, e dicono che il regolamento interno dell'utility prevede che i pompieri iniettino acqua se il sistema di raffreddamento delle piscine del combustibile nucleare esaurito «Non funziona correttamente per 2 giorni o più».

Così, dopo due anni sembra di essere tornati alla situazione post terremoto/tsunami ed in piena crisi nucleare: una crisi mai finita.


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