Grazie ad una strategia vincente il finlandese mette dietro Alonso e Vettel. Ma la vera novità è la ritrova competitività della Ferrari rispetto alla Red Bull.
di Davide Bianchino
Il primo Gran Premio dell’anno parte subito all’insegna delle sorprese. Già nel corso delle qualifiche, effettuate sabato, una pioggia battente costringe gli organizzatori a rimandare la composizione della griglia di partenza a domenica mattina. Un fatto rarissimo nella storia della Formula 1 accaduto solo nell’ottobre del 2010 (Gp del Giappone). La prima fila conquistata da Vettel e dal compagno di squadra Webber fa subito pensare ad un altro anno di dominio Red Bull. Seguono Hamilton e Massa in seconda fila e solo quinto Alonso.
Ma già all’accendersi del semaforo verde cambia tutto. Vettel scappa subito via ma Webber parte male e regala posizioni preziose agli inseguitori. Alonso parte invece molto bene e tallona subito da vicino Vettel e Massa. Un rapido decadimento degli pneumatici costringe però quasi tutte le vetture ad anticipare il primo pit-stop. A guadagnarci è Alonso che sfrutta fino al limite le sue gomme facendo segnare tempi record giro dopo giro. Tanto basta per uscire dai box davanti a Vettel e Massa dopo aver cambiato anche lui gli pneumatici.
A questo punto sembra finalmente fatta per Alonso: davanti ci sono sempre Sutil (Force India) e Raikkonen (Lotus) ma la cosa non preoccupa molto gli ingegneri della Rossa visto che prima o poi anche loro dovranno fermarsi a cambiare le gomme. E invece succede quello che non ti aspetti: Force India e Lotus cambiano strategia ed effettuano un pit-stop in meno degli inseguitori. Sutil fa quel che può ma alla fine la maggior velocità delle altre vetture ristabilisce gli equilibri in pista. Al traguardo giungerà comunque con un ottimo settimo posto.
Ma la differenza la fa Raikkonen. Ritrovatosi primo, riesce a gestire benissimo le gomme fino alla fine. L’equilibrio perfetto tra telaio, pneumatici e aerodinamica messo in campo oggi dalla Lotus fa il resto e permette al finlandese di percorrere gli ultimi giri solo al comando. Alonso ci prova fino all’ultimo giro ma la sua Ferrari non riesce mai ad impensierirlo. E alla fine Raikkonen si prende pure la soddisfazione del miglior tempo sul giro. Sotto la bandiera a scacchi, dopo Raikkonen e Alonso sfilano Vettel, Massa, Hamilton, Webber. Poi tutti gli altri. Solo nona la Mc Laren dell’inglese Button.
Scontata a fine gara la soddisfazione del finlandese. Ora però dovrà dimostrare a se stesso e al mondo che questa vittoria non è stata un caso. La notizia più bella del giorno è aver visto una Ferrari affidabile, competitiva e finalmente più veloce della Red Bull. Alonso si dimostra infatti contento sul podio e nelle interviste del dopo gara dichiara di essere molto fiducioso per il futuro. E il futuro è quanto mai vicino: neanche il tempo di fare i bagagli e i piloti si ritroveranno già domenica a Sepang per disputare il Gp della Malesia. La Ferrari è già prima nella classifica Costruttori e questo non accadeva da anni. Forse il vento è cambiato? A domenica.
"Automaniaco"
blog a cura di Davide Bianchino
di Davide Bianchino
Il primo Gran Premio dell’anno parte subito all’insegna delle sorprese. Già nel corso delle qualifiche, effettuate sabato, una pioggia battente costringe gli organizzatori a rimandare la composizione della griglia di partenza a domenica mattina. Un fatto rarissimo nella storia della Formula 1 accaduto solo nell’ottobre del 2010 (Gp del Giappone). La prima fila conquistata da Vettel e dal compagno di squadra Webber fa subito pensare ad un altro anno di dominio Red Bull. Seguono Hamilton e Massa in seconda fila e solo quinto Alonso.
Ma già all’accendersi del semaforo verde cambia tutto. Vettel scappa subito via ma Webber parte male e regala posizioni preziose agli inseguitori. Alonso parte invece molto bene e tallona subito da vicino Vettel e Massa. Un rapido decadimento degli pneumatici costringe però quasi tutte le vetture ad anticipare il primo pit-stop. A guadagnarci è Alonso che sfrutta fino al limite le sue gomme facendo segnare tempi record giro dopo giro. Tanto basta per uscire dai box davanti a Vettel e Massa dopo aver cambiato anche lui gli pneumatici.
A questo punto sembra finalmente fatta per Alonso: davanti ci sono sempre Sutil (Force India) e Raikkonen (Lotus) ma la cosa non preoccupa molto gli ingegneri della Rossa visto che prima o poi anche loro dovranno fermarsi a cambiare le gomme. E invece succede quello che non ti aspetti: Force India e Lotus cambiano strategia ed effettuano un pit-stop in meno degli inseguitori. Sutil fa quel che può ma alla fine la maggior velocità delle altre vetture ristabilisce gli equilibri in pista. Al traguardo giungerà comunque con un ottimo settimo posto.
Ma la differenza la fa Raikkonen. Ritrovatosi primo, riesce a gestire benissimo le gomme fino alla fine. L’equilibrio perfetto tra telaio, pneumatici e aerodinamica messo in campo oggi dalla Lotus fa il resto e permette al finlandese di percorrere gli ultimi giri solo al comando. Alonso ci prova fino all’ultimo giro ma la sua Ferrari non riesce mai ad impensierirlo. E alla fine Raikkonen si prende pure la soddisfazione del miglior tempo sul giro. Sotto la bandiera a scacchi, dopo Raikkonen e Alonso sfilano Vettel, Massa, Hamilton, Webber. Poi tutti gli altri. Solo nona la Mc Laren dell’inglese Button.
Scontata a fine gara la soddisfazione del finlandese. Ora però dovrà dimostrare a se stesso e al mondo che questa vittoria non è stata un caso. La notizia più bella del giorno è aver visto una Ferrari affidabile, competitiva e finalmente più veloce della Red Bull. Alonso si dimostra infatti contento sul podio e nelle interviste del dopo gara dichiara di essere molto fiducioso per il futuro. E il futuro è quanto mai vicino: neanche il tempo di fare i bagagli e i piloti si ritroveranno già domenica a Sepang per disputare il Gp della Malesia. La Ferrari è già prima nella classifica Costruttori e questo non accadeva da anni. Forse il vento è cambiato? A domenica.
"Automaniaco"
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