Le condoglianze di Ban Ki-moon. Per i governi latinoamericani è "un grande amico". Gli Usa accusati di averlo avvelenato iniettandogli il cancro che lo ha portato alla morte. Per la Russia, la sua morte è "una tragedia". L'Accademia delle scienze sociali in Cina: "Ha continuato gli ideali socialisti" dopo la caduta dell'Urss. La Cina ha sostenuto le politiche sociali di Chavez in cambio di petrolio, diffondendosi in tutta l'America Latina.
Hong Kong (AsiaNews) - Leader politici da tutto il mondo esprimono condoglianze al popolo venezuelano per la perdita del loro leader Hugo Chavez, morto ieri sera dopo due anni di lotta contro il cancro. Il focoso "comandante" aveva 58 anni e ha guidato il Paese per 14 anni in situazioni controverse che gli hanno guadagnato il sostegno appassionato dei poveri, ma anche il disappunto e le forti critiche del mondo del business, a causa delle sue politiche di nazionalizzazione socialista e di violenza verso gli oppositori. I presidenti di Brasile, Messico, Argentina, Colombia, Ecuador, Nicaragua e di altri Paesi latinoamericani, inviando le loro condoglianze, lo ricordano come "un grande amico" e la sua morte è definita "una perdita irreparabile".
Meno tenero il legame con gli Usa che Chavez chiamava "il diavolo" e "il nemico". Barack Obama ha inviato un breve messaggio di partecipazione al lutto, in cui spera che i rapporti fra i due Paesi possano migliorare.
Ma proprio ieri il governo di Caracas ha voluto che due attaché militari dell'ambasciata Usa fossero espulsi dal Paese per spionaggio. Il timore del vicepresidente in carica, Nicols Maduro, è che gli Usa preparino un colpo di Stato in questo periodo di vuoto di potere. Gli Usa sono stati anche accusati ieri di aver provocato la morte di Chavez iniettandogli il cancro di cui è morto.
Fra i primi messaggi di condoglianze vi è quello del segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon, che ha espresso la sua partecipazione al lutto alla famiglia di Chavez, al governo e al popolo venezuelano.
L'ambasciatore russo all'Onu, Vitali Churkin ha definito "una tragedia" la morte del leader.
Non vi sono ancora immediate reazioni dal governo cinese. In tutti questi anni Pechino ha sostenuto i programmi sociali di Chavez con decine di miliardi di dollari, in cambio di una fetta del petrolio estratto dal Venezuela. Grazie al rapporto con il leader, l'influenza della Cina sui mercati latino-americani si è diffusa sempre di più.
Su internet i cinesi esaltano l'eroe che ha osato sfidare gli Stati Uniti e "piangono il grande lottatore". Per gli studiosi dell'Accademia delle scienze sociali, Chavez ha permesso alle idee socialiste di continuare nel 21mo secolo, dopo la caduta dell'Urss e i cambiamenti nell'Europa dell'est.
Hong Kong (AsiaNews) - Leader politici da tutto il mondo esprimono condoglianze al popolo venezuelano per la perdita del loro leader Hugo Chavez, morto ieri sera dopo due anni di lotta contro il cancro. Il focoso "comandante" aveva 58 anni e ha guidato il Paese per 14 anni in situazioni controverse che gli hanno guadagnato il sostegno appassionato dei poveri, ma anche il disappunto e le forti critiche del mondo del business, a causa delle sue politiche di nazionalizzazione socialista e di violenza verso gli oppositori. I presidenti di Brasile, Messico, Argentina, Colombia, Ecuador, Nicaragua e di altri Paesi latinoamericani, inviando le loro condoglianze, lo ricordano come "un grande amico" e la sua morte è definita "una perdita irreparabile".
Meno tenero il legame con gli Usa che Chavez chiamava "il diavolo" e "il nemico". Barack Obama ha inviato un breve messaggio di partecipazione al lutto, in cui spera che i rapporti fra i due Paesi possano migliorare.
Ma proprio ieri il governo di Caracas ha voluto che due attaché militari dell'ambasciata Usa fossero espulsi dal Paese per spionaggio. Il timore del vicepresidente in carica, Nicols Maduro, è che gli Usa preparino un colpo di Stato in questo periodo di vuoto di potere. Gli Usa sono stati anche accusati ieri di aver provocato la morte di Chavez iniettandogli il cancro di cui è morto.
Fra i primi messaggi di condoglianze vi è quello del segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon, che ha espresso la sua partecipazione al lutto alla famiglia di Chavez, al governo e al popolo venezuelano.
L'ambasciatore russo all'Onu, Vitali Churkin ha definito "una tragedia" la morte del leader.
Non vi sono ancora immediate reazioni dal governo cinese. In tutti questi anni Pechino ha sostenuto i programmi sociali di Chavez con decine di miliardi di dollari, in cambio di una fetta del petrolio estratto dal Venezuela. Grazie al rapporto con il leader, l'influenza della Cina sui mercati latino-americani si è diffusa sempre di più.
Su internet i cinesi esaltano l'eroe che ha osato sfidare gli Stati Uniti e "piangono il grande lottatore". Per gli studiosi dell'Accademia delle scienze sociali, Chavez ha permesso alle idee socialiste di continuare nel 21mo secolo, dopo la caduta dell'Urss e i cambiamenti nell'Europa dell'est.
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È presente 1 commento
COME AL SOLITO,HO IL VAGO PRESENTIMENTO CHE CENTRINO USA, E I SUOI COSI DETTI AMICI
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