Il Gruppo Peugeot-Citroen presenta una vettura ibrida alimentata con un secondo motore ad aria compressa. Promette consumi record e costi di realizzazione molto bassi.
Dopo anni di speranze e tentativi finiti male, forse vedremo presto la prima vettura alimentata ad aria in grande serie. In realtà per ora si tratta di un’auto ibrida, alimentata cioè con doppia propulsione. In questo caso un normale motore a benzina accoppiato ad uno più piccolo ad aria compressa. Ma quando a scendere in campo è uno dei costruttori più blasonati al mondo, è facile prevedere per questa tecnologia ampi sviluppi nel giro di pochissimi anni.
Il Gruppo PSA (Peugeot-Citroen) ha infatti presentato la prima vettura ibrida ad aria compressa. E non lo ha fatto installando questa tecnologia in un fantascientifico prototipo lontano anni luce dalla realtà. La prima auto al mondo ad avere la fortuna di condividere questa innovativa tecnologia, denominata “Hybrid Air”, è infatti una comunissima “Citroen C3”. Non solo: al prossimo Salone di Ginevra (7-17 marzo) il costruttore francese presenterà anche una versione della Peugeot 2008 dotata dello stesso motore.
Anche se i primi modelli destinati al pubblico non saranno in vendita prima del 2016, il fatto che siano stati depositati 80 brevetti per proteggere questa invenzione fa capire quanto la Casa creda nel suo progetto.
La tecnologia ibrido-elettrico è già impiegata da molti costruttori (Toyota in primis) perché permette di tagliare i consumi e di conseguenza anche le emissioni allo scarico. Tanto che molti modelli dotati di questa tecnologia posso anche viaggiare ad alimentazione completamente elettrica, seppur per brevissimi tratti (al max 2-5 km a seconda dei modelli).
A differenza delle classiche ibride, però, la nuova vettura di Peugeot-Citroen rinuncia al motore elettrico in favore di quello ad aria compressa. Di conseguenza scompare anche tutto l’apparato di alimentazione composto dalle costose e pesanti batterie. Che oltretutto, prima o poi, dovranno comunque essere smaltite. Il nuovo motore ad aria compressa è composto semplicemente da una motopompa automatica che provvede a dare una spinta aggiuntiva al motore a benzina, “aiutandolo” nelle partenze e nelle accelerazioni. Il risultato che ne deriva è un calo drastico dei consumi e delle emissioni, proprio perché il motore termico viene utilizzato molto più raramente.
E’ prevista persino una funzione in cui è il solo motore ad aria a spingere la vettura. Potrebbe rivelarsi un jolly utilissimo in quelle città che prevedono l’accesso al centro storico solo a determinate categorie di veicoli ecologici. Ma chi provvede a caricare il serbatoio di aria compressa? In questo caso non è prevista alcuna spesa aggiuntiva né un ulteriore sosta alla stazione di servizio. Durante ogni frenata la motopompa recupera l’energia dispersa funzionando in senso inverso, ricaricando le due bombole dell’aria posizionate sotto al pianale e sotto al bagagliaio.
PSA dichiara consumi nell’ordine di 2,9 L/100km. Che tradotto in un linguaggio più comprensibile significa oltre 34 km al litro! Ma i vantaggi offerti dall’Hybrid Air sono molti e non si limitano solo alla riduzione dei consumi. La Casa francese dichiara infatti costi di produzione più bassi rispetto alle ibride-elettriche, sia per l’assenza delle batterie sia per l’intrinseca semplicità costruttiva del motore ad aria. Inoltre, le piccole dimensioni dei serbatoi permettono di mantenere inalterato lo spazio riservato a passeggeri e bagagli.
Resta solo da verificare se i problemi di affidabilità palesati in passato da questo tipo di motori siano stati del tutto eliminati. Il costruttore, nelle sue ultime dichiarazioni, ha mostrato sicurezza anche da questo punto di vista. Se tutte queste qualità verranno confermate a breve, allora potremo dire concretamente di trovarci di fronte al primo vero passo per realizzare, in un futuro non più così lontano, auto alimentate esclusivamente ad aria. (guarda il video)
Dopo anni di speranze e tentativi finiti male, forse vedremo presto la prima vettura alimentata ad aria in grande serie. In realtà per ora si tratta di un’auto ibrida, alimentata cioè con doppia propulsione. In questo caso un normale motore a benzina accoppiato ad uno più piccolo ad aria compressa. Ma quando a scendere in campo è uno dei costruttori più blasonati al mondo, è facile prevedere per questa tecnologia ampi sviluppi nel giro di pochissimi anni.
Il Gruppo PSA (Peugeot-Citroen) ha infatti presentato la prima vettura ibrida ad aria compressa. E non lo ha fatto installando questa tecnologia in un fantascientifico prototipo lontano anni luce dalla realtà. La prima auto al mondo ad avere la fortuna di condividere questa innovativa tecnologia, denominata “Hybrid Air”, è infatti una comunissima “Citroen C3”. Non solo: al prossimo Salone di Ginevra (7-17 marzo) il costruttore francese presenterà anche una versione della Peugeot 2008 dotata dello stesso motore.
Anche se i primi modelli destinati al pubblico non saranno in vendita prima del 2016, il fatto che siano stati depositati 80 brevetti per proteggere questa invenzione fa capire quanto la Casa creda nel suo progetto.
La tecnologia ibrido-elettrico è già impiegata da molti costruttori (Toyota in primis) perché permette di tagliare i consumi e di conseguenza anche le emissioni allo scarico. Tanto che molti modelli dotati di questa tecnologia posso anche viaggiare ad alimentazione completamente elettrica, seppur per brevissimi tratti (al max 2-5 km a seconda dei modelli).
A differenza delle classiche ibride, però, la nuova vettura di Peugeot-Citroen rinuncia al motore elettrico in favore di quello ad aria compressa. Di conseguenza scompare anche tutto l’apparato di alimentazione composto dalle costose e pesanti batterie. Che oltretutto, prima o poi, dovranno comunque essere smaltite. Il nuovo motore ad aria compressa è composto semplicemente da una motopompa automatica che provvede a dare una spinta aggiuntiva al motore a benzina, “aiutandolo” nelle partenze e nelle accelerazioni. Il risultato che ne deriva è un calo drastico dei consumi e delle emissioni, proprio perché il motore termico viene utilizzato molto più raramente.
E’ prevista persino una funzione in cui è il solo motore ad aria a spingere la vettura. Potrebbe rivelarsi un jolly utilissimo in quelle città che prevedono l’accesso al centro storico solo a determinate categorie di veicoli ecologici. Ma chi provvede a caricare il serbatoio di aria compressa? In questo caso non è prevista alcuna spesa aggiuntiva né un ulteriore sosta alla stazione di servizio. Durante ogni frenata la motopompa recupera l’energia dispersa funzionando in senso inverso, ricaricando le due bombole dell’aria posizionate sotto al pianale e sotto al bagagliaio.
PSA dichiara consumi nell’ordine di 2,9 L/100km. Che tradotto in un linguaggio più comprensibile significa oltre 34 km al litro! Ma i vantaggi offerti dall’Hybrid Air sono molti e non si limitano solo alla riduzione dei consumi. La Casa francese dichiara infatti costi di produzione più bassi rispetto alle ibride-elettriche, sia per l’assenza delle batterie sia per l’intrinseca semplicità costruttiva del motore ad aria. Inoltre, le piccole dimensioni dei serbatoi permettono di mantenere inalterato lo spazio riservato a passeggeri e bagagli.
Resta solo da verificare se i problemi di affidabilità palesati in passato da questo tipo di motori siano stati del tutto eliminati. Il costruttore, nelle sue ultime dichiarazioni, ha mostrato sicurezza anche da questo punto di vista. Se tutte queste qualità verranno confermate a breve, allora potremo dire concretamente di trovarci di fronte al primo vero passo per realizzare, in un futuro non più così lontano, auto alimentate esclusivamente ad aria. (guarda il video)
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