mercoledì, marzo 06, 2013
Per ore centinaia di manifestanti armati hanno impedito ai deputati del parlamento della Libia di aggiornare la loro seduta senza aver prima approvato una legge che vieti a personalità legate al regime del colonnello Muammar Gheddafi di detenere cariche di rilievo politico e istituzionale.

Misna - Della protesta ha riferito ieri sera in televisione il primo ministro Ali Zeidan. Secondo la sua ricostruzione, i deputati sono riusciti a tornare nelle loro case solo dopo l’intervento delle forze di sicurezza. Il capo del governo ha aggiunto che i manifestanti, molti dei quali armati, erano circa 300. L’approvazione di una legge che vieti alle personalità in passato legate a Gheddafi di essere elette avrebbe conseguenze politiche immediate. Nel parlamento siedono almeno 30 deputati che potrebbero essere costretti a rinunciare al loro incarico; del gruppo potrebbero in teoria far parte il presidente dell’assemblea, Mohammed Al Megeryef, e lo stesso primo ministro Zeidan.

Gheddafi è stato ucciso nell’ottobre 2011, dopo una guerra civile durate otto mesi. Il disarmo degli ex gruppi ribelli e il loro reinserimento sociale è una delle questioni più sensibili della nuova Libia, emersa dalle elezioni del luglio scorso.

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