Per la prima volta la città di Timbuctù è stata teatro di un attentato: un’autobomba è esplosa nei pressi dell’aeroporto, uccidendo due persone: un soldato maliano e lo stesso attentatore.
Misna - Lo riferiscono fonti locali della sicurezza precisando che l’attacco risale a ieri sera, quando un uomo a bordo di un veicolo ha fatto deflagrare la cintura esplosiva che indossava. Nel capoluogo settentrionale intensi colpi d’arma da fuoco si sono fatti sentire durante la notte nel quartiere dell’aeroporto teatro, secondo testimoni oculari, di un tentativo di infiltrazione da parte di uomini armati respinti da militari maliani e francesi.
La ‘città mistica’ di Timbuctù, decretata dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità, è stata liberata a fine gennaio dalle truppe francesi e dai militari di Bamako dopo mesi passati sotto il controllo di gruppi islamisti che hanno distrutto mausolei e altre ricchezze dell’inestimabile patrimonio culturale. Da allora la situazione in città è rimasta calma, diversamente da quanto accadde a Gao (nord-est), già teatro di alcuni attentati suicidi, e nei territori montuosi degli Ifoghas e di Timetrine (nord-est), principale roccaforte di Al Qaida nel Maghreb islamico (Aqmi) dove si stanno concentrando i combattimenti.
L’attacco a Timbuctù si è verificato nel giorno in cui il primo ministro francese Jean-Marc Ayrault ha annunciato in parlamento che il ritiro dei soldati francesi – attualmente circa 4000 uomini – comincerà a fine aprile. Da canto suo il presidente François Hollande ha dichiarato che “siamo ormai entrati nell’ultima fase dell’intervento e tra qualche giorno la sicurezza sarà ristabilita sulla quasi totalità del territorio maliano”. L’inquilino dell’Eliseo ha confermato che “da aprile ci sarà una diminuzione progressiva dei soldati francesi, ai quali subentreranno le forze africane sostenute dagli europei”. L’operazione Serval, dal nome di un felino africano, è cominciata l’11 gennaio. Inoltre, entro luglio la Missione internazionale di sostegno al Mali (Misma), sotto comando africano, dovrebbe essere sostituita da una missione di peacekeeping dell’Onu.
Misna - Lo riferiscono fonti locali della sicurezza precisando che l’attacco risale a ieri sera, quando un uomo a bordo di un veicolo ha fatto deflagrare la cintura esplosiva che indossava. Nel capoluogo settentrionale intensi colpi d’arma da fuoco si sono fatti sentire durante la notte nel quartiere dell’aeroporto teatro, secondo testimoni oculari, di un tentativo di infiltrazione da parte di uomini armati respinti da militari maliani e francesi.
La ‘città mistica’ di Timbuctù, decretata dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità, è stata liberata a fine gennaio dalle truppe francesi e dai militari di Bamako dopo mesi passati sotto il controllo di gruppi islamisti che hanno distrutto mausolei e altre ricchezze dell’inestimabile patrimonio culturale. Da allora la situazione in città è rimasta calma, diversamente da quanto accadde a Gao (nord-est), già teatro di alcuni attentati suicidi, e nei territori montuosi degli Ifoghas e di Timetrine (nord-est), principale roccaforte di Al Qaida nel Maghreb islamico (Aqmi) dove si stanno concentrando i combattimenti.
L’attacco a Timbuctù si è verificato nel giorno in cui il primo ministro francese Jean-Marc Ayrault ha annunciato in parlamento che il ritiro dei soldati francesi – attualmente circa 4000 uomini – comincerà a fine aprile. Da canto suo il presidente François Hollande ha dichiarato che “siamo ormai entrati nell’ultima fase dell’intervento e tra qualche giorno la sicurezza sarà ristabilita sulla quasi totalità del territorio maliano”. L’inquilino dell’Eliseo ha confermato che “da aprile ci sarà una diminuzione progressiva dei soldati francesi, ai quali subentreranno le forze africane sostenute dagli europei”. L’operazione Serval, dal nome di un felino africano, è cominciata l’11 gennaio. Inoltre, entro luglio la Missione internazionale di sostegno al Mali (Misma), sotto comando africano, dovrebbe essere sostituita da una missione di peacekeeping dell’Onu.
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