martedì, marzo 12, 2013
Sono almeno 14 le persone rimaste uccise durante i bombardamenti delle forze del regime siriano contro la città di Dayr az-Zor, nella Siria orientale.

Radio Vaticana - Lo denunciano attivisti siriani citati dalla tv satellitare al-Arabiya. Ma tutto il Paese è infiammato dalle violenze: l’esercito governativo ha inviato stamani rinforzi nella zona di Homs, da domenica teatro di nuove battaglie tra ribelli e lealisti. Secondo testimoni sul posto, sono in corso "schermaglie" alla periferia della città: a nord nei pressi di Khaldiye e a sud-ovest nel quartiere ormai distrutto di Bab Amro. Dal canto loro, fonti militari governative citate dall'agenzia ufficiale Sana riferiscono dell'"uccisione di numerosi terroristi che si sono infiltrati a Bab Amro e che tentavano di assalire la popolazione locale". Intanto spunta una fatwa di condanna del regime siriano di Bashar al-Assad. A chiederla è un influente predicatore saudita dopo che il Gran Mufti di Damasco, Ahmad Badreddine Hassoun, ha detto che sostenere il presidente siriano è un ''obbligo religioso'' per tutti i musulmani, che vivano in Siria o in altri Paesi. Lo shaykh saudita Ayed al-Qarni in dichiarazioni alla tv satellitare al-Arabiya ha invece affermato che a suo avviso il Consiglio degli ulema sauditi e l'Università di al-Azhar, in Egitto, dovrebbero unirsi per condannare Assad e il suo regime per il bagno di sangue che dal marzo 2011 e' costato la vita ad almeno 70mila persone.

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