martedì, marzo 26, 2013
La Corte d’Appello di Palermo ha condannato l’ex senatore Pdl Marcello Dell’Utri, imputato di concorso esterno in associazione mafiosa alla pena di 7 anni, accogliendo la richiesta del pg Luigi Patronaggio.  

Youreporternews - “Continuo ad avere tranquillità, più che fiducia”, ha commentato Dell’Utri, rispondendo ai giornalisti che subito dopo la sua condanna gli chiedevano se avesse fiducia nella magistratura. “Speravo in un’altra sentenza ma accetto il verdetto”, ha aggiunto l’ex Senatore Pdl. “Ci sarà la Cassazione. Ci stava l’assoluzione, ci stava anche la condanna”, ha detto Dell’Utri. La Corte ha rideterminato la pena attenendosi ai principi enunciati dalla Cassazione, nella sentenza con cui un anno fa aveva annullato il primo processo d’appello. La Corte ha considerato i fatti fino al 1978, per i quali Dell’Utri è stato ritenuto colpevole, mentre è stato assolto per quelli successivi.

Quella di Marcello Dell’Utri è una vicenda giudiziaria iniziata 19 anni fa, con l’iscrizione nel registro degli indagati per concorso in associazione mafiosa, nel 1994.

Il 26 novembre del 1996 iniziava l’inchiesta con l’udienza preliminare. Marcello Dell’Utri è accusato di collusione con Cosa nostra e di avere garantito a Silvio Berlusconi, in cambio di molto denaro, la protezione delle cosche. L’ex politico va a giudizio. Il 5 novembre del 1997 parte il processo di primo grado.

253 le udienze, oltre 270 i testimoni sentiti dai magistrati. L’11 dicembre del 2004 Dell’Utri viene condannato a 9 anni di carcere. Nel 2006 comincia il processo di secondo grado e viene sentito tra gli altri il pentito Gaspare Spatuzza.

Il collaboratore di giustizia racconta in aula le confidenze ricevute dal boss Giuseppe Graviano, che gli avrebbe riferito dei suoi rapporti con Dell’Utri e Silvio Berlusconi. Il 29 giugno del 2010, dopo 117 ore di camera di consiglio, la corte condanna Dell’Utri a 7 anni, ma esclude che il manager abbia mantenuto rapporti coi clan dopo il ’92.

Il 9 marzo del 2012 la Cassazione annulla la sentenza. La parola passa alla corte d’appello di Palermo chiamata a rivalutare le condotte dell’imputato tra il 1977 e il 1992. Il nuovo processo d’appello parte il 18 luglio del 2012, lo stesso giorno in cui Dell’Utri apprende che i pm di Palermo lo indagano per estorsione ai danni di Berlusconi: l’inchiesta sarà poi trasferita per competenza a Milano dalla Cassazione.

Il 18 gennaio scorso il pg Luigi Patronaggio sollecita la condanna dell’imputato a 7 anni. I legali, gli avvocati Giuseppe Di Pieri, Pietro Federico e Massimo Krogh invece, chiedono che vengano dichiarate prescritte le accuse contestate all’ex manager fino al 1977 e l’assoluzione per i fatti successivi. Lunedì 25 marzo la condanna a 7 anni, per i fatti fino al 1978.


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