A Khan al-Assal, nella provincia di Aleppo, 25 persone sono morte asfissiate da un gas e 110 sarebbero in gravi condizioni. Regime e ribelli si lanciano accuse reciproche sul possesso e il lancio di armi chimiche. Per il segretario generale dell'Onu l'azione "è un crimine oltraggioso".
Damasco (AsiaNews) - Il regime di Bashar Al-Assad e i ribelli si lanciano accuse reciproche per il lancio di armi chimiche su Khan al-Assal nella provincial di Aleppo, dove ieri un "denso fumo" ha ucciso 25 persone e ha fatto 110 feriti, la maggior parte con principi di asfissia. Bashar Jaafari, ambasciatore siriano all'Onu accusa i "gruppi terroristi" di aver sparato un razzo carico di sostanze chimiche. Ghassan Hitto, Primo ministro ad interim dell'opposizione in esilio denuncia invece le forze di Assad di aver fatto uso di agenti chimici fin dall'inizio del conflitto.
Emersa più volte come uno dei principali rischi del conflitto, questa è la prima volta in due anni di guerra che vengono lanciate bombe o missili con testate chimiche al loro interno. Anche se al momento non vi sono ancora prove per accusare il regime o i ribelli per tali azioni, Ban Ki-moon, segretario generale dell'Onu definisce l'uso di tali armamenti "un crimine oltraggioso". Ahmed Uzumcu, direttore generale dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, afferma che "siamo profondamente preoccupati per il presunto utilizzo di armi chimiche in Siria".
Sul piano diplomatico tutti sono confusi e dipendono dalle dichiarazioni, spesso tendenziose, dell'una e dell'altra parte. Ieri il ministero degli Esteri russo ha dato credito alla versione del governo siriano, affermando in una nota"che le armi di distruzione di massa sono caduti nelle mani dei combattenti ribelli".
Stati Uniti ed Europa criticano la posizione di Mosca e sono cauti sul lanciare accuse contro i ribelli del Free Syrian Army. Gran Bretagna e Francia che in questi giorni stanno confermando il loro sostegno armato alle milizie anti-Assad vedono il problema delle armi chimiche come una chiamata all'intervento diretto nel conflitto. Mark Lyall Grant, ambasciatore della Gran Bretagna alle Nazioni Unite afferma che "se realmente vi è stato l'utilizzo di testate chimiche occorre una risposta seria da parte della comunità internazionale".
Nel caos delle reciproche accuse fra regime siriano, ribelli e Paesi della Comunità internazionale, resta sconosciuta l'ubicazione degli arsenali chimici e soprattutto la loro entità. Secondo un rapporto del servizio di ricerca del Congresso degli Stati Uniti il regime di Assad avrebbe accumulato in questi decenni scorte di agenti nervini come il gas Sarin, il VX e l'iprite.
Emersa più volte come uno dei principali rischi del conflitto, questa è la prima volta in due anni di guerra che vengono lanciate bombe o missili con testate chimiche al loro interno. Anche se al momento non vi sono ancora prove per accusare il regime o i ribelli per tali azioni, Ban Ki-moon, segretario generale dell'Onu definisce l'uso di tali armamenti "un crimine oltraggioso". Ahmed Uzumcu, direttore generale dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, afferma che "siamo profondamente preoccupati per il presunto utilizzo di armi chimiche in Siria".
Sul piano diplomatico tutti sono confusi e dipendono dalle dichiarazioni, spesso tendenziose, dell'una e dell'altra parte. Ieri il ministero degli Esteri russo ha dato credito alla versione del governo siriano, affermando in una nota"che le armi di distruzione di massa sono caduti nelle mani dei combattenti ribelli".
Stati Uniti ed Europa criticano la posizione di Mosca e sono cauti sul lanciare accuse contro i ribelli del Free Syrian Army. Gran Bretagna e Francia che in questi giorni stanno confermando il loro sostegno armato alle milizie anti-Assad vedono il problema delle armi chimiche come una chiamata all'intervento diretto nel conflitto. Mark Lyall Grant, ambasciatore della Gran Bretagna alle Nazioni Unite afferma che "se realmente vi è stato l'utilizzo di testate chimiche occorre una risposta seria da parte della comunità internazionale".
Nel caos delle reciproche accuse fra regime siriano, ribelli e Paesi della Comunità internazionale, resta sconosciuta l'ubicazione degli arsenali chimici e soprattutto la loro entità. Secondo un rapporto del servizio di ricerca del Congresso degli Stati Uniti il regime di Assad avrebbe accumulato in questi decenni scorte di agenti nervini come il gas Sarin, il VX e l'iprite.
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È presente 1 commento
I media spianano la strada al Piano Sionista ma chi paghera’ in ultimo il caro prezzo di questa grande menzogna?
Mai nella storia tante armi di distruzione di massa sono state in mano di cosi' tanta gente che stava provando ad eseguire un Piano cosi' pericoloso per l'intera Umanita'. E' la prima volta.
In normali circostanze non ci sarebbe il bisogno di preoccuparsi di un gruppo di Sionisti che ha pianificato il collasso finanziario Mondiale ed una Guerra di Religioni per schiavizzare miliardi di persone, ma, quando l'arma della menzogna lavora in sincronismo contro un Umanita' che e' cosi' mista e cosi' robotica e che include anche gli ultimi figli dell'Eta' della Pietra il problema sorge quando "in buona fede" troppa gente cade vittima nella trappola di quei pochi.
Il loro motto "Divide et impera" e' anche la strategia in Iraq, Siria, Iran e Korea per arrivare in ultimo a Cina e Russia. Questi governi sono costantemente nel mirino di servizi segreti Inglesi, Israeliani ed USA che instigano le genti di quei Paesi mentre in ogni luogo TV media controllati dagli stessi Sionisti demonizzano i governi di quei Paesi destabilizzati.
Popolazioni Inglesi, Israeliane ed USA non hanno niente a spartire con i loro servizi segreti che lavorano esclusivamente per i Sionisti e non per il beneficio dei loro propri Paesi.
Senza un Risveglio, un qualsiasi cambiamento sarebbe improbabile anche se le genti sapessero esattamente cosa faranno i cospiratori:
Scaglieranno le pietre e veloci nasconderanno la mano
Colpiranno l'uno per incolpare l'altro e dividere le genti
Istigheranno il Conflitto in nome delle nostre differenze
Il concetto di un “popolo scelto” di Israele e’ incompatibile con la Pace, l’Uguaglianza ed il Rispetto Umano.
La prossima Guerra Mondiale e' gia' stata pianificata alle spalle di tutte le genti che saranno forzate a combattere per i loro Paesi nel loro obbligo di cittadini
La posta in palio e’ un Nuovo Ordine del Mondo.
E l’alternativa alla piu’ Grande Menzogna puo’ essere soltanto Una.
http://www.wavevolution.org/it/index.html
http://www.wikinfo.org/Multilingual/index.php/Wavevolution
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