Un fedele e ispirato compagno di lotte di Amnesty International se n'è andato il 27 febbraio 2013.
Amnesty - L'impegno di Stéphane Hessel è conosciuto soprattutto attraverso il suo libro "Indignatevi", un'opera breve come un grido d'allarme, un testo chiaro e semplice destinato a svegliare o risvegliare le coscienze. Sì, cambiare il mondo è possibile! La vita di Hessel ci dice che né le violenze né le peggiori barbarie sono circostanze contro le quali non si può fare nulla. Ci dice anche che l'impegno non è un gesto eroico né una prerogativa esclusiva di un uomo raro o di una donna rara. L'impegno è umano, tipicamente umano.
La vita di Stéphane Hessel, a volte semplice a volte straordinaria, è stata quella di un uomo sopravvissuto ai campi di morte della Seconda guerra mondiale, che decise di dedicare la sua vita a una battaglia per la giustizia e i diritti. Una vita dedicata ma mai sacrificata, perché se nutrita da queste aspirazioni è sicuramente una vita più bella.
Non c'è stato alcun dogmatismo, alcun moralismo, alcun atteggiamento nel suo testimoniare gli impegni successivi, a cominciare dalla partecipazione alla stesura della Dichiarazione universale dei diritti umani, il testo che ha guidato il resto della sua carriera e della sua vita.
La sua lunga carriera di diplomatico l'ha portato a non allontanarsene mai, le sue battaglie non sono state che giuridiche. Queste lo hanno anche spinto a essere incessantemente al fianco di coloro di cui difendeva i diritti (i sans papiers, i palestinesi e più recentemente la popolazione civile siriana)
Il suo cammino ha sempre incrociato quello di Amnesty International, di cui ha sostenuto le battaglie sottolineandone l'imperiosa necessità. Fino alla fine della sua vita, non ha mai cessato di andare verso tutti, soprattutto i giovani, perché era convinto che la vita è più bella quando si ha il coraggio di sottrarsi alla tentazione di ripiegarsi su se stessi, quando si ha il coraggio di prendere parte alle lotte in cui crediamo. Quella per il rispetto dei diritti umani è stata per lui la più necessaria delle lotte. Continuare a portarla avanti è il modo migliore per ricordarlo.
Amnesty - L'impegno di Stéphane Hessel è conosciuto soprattutto attraverso il suo libro "Indignatevi", un'opera breve come un grido d'allarme, un testo chiaro e semplice destinato a svegliare o risvegliare le coscienze. Sì, cambiare il mondo è possibile! La vita di Hessel ci dice che né le violenze né le peggiori barbarie sono circostanze contro le quali non si può fare nulla. Ci dice anche che l'impegno non è un gesto eroico né una prerogativa esclusiva di un uomo raro o di una donna rara. L'impegno è umano, tipicamente umano.
La vita di Stéphane Hessel, a volte semplice a volte straordinaria, è stata quella di un uomo sopravvissuto ai campi di morte della Seconda guerra mondiale, che decise di dedicare la sua vita a una battaglia per la giustizia e i diritti. Una vita dedicata ma mai sacrificata, perché se nutrita da queste aspirazioni è sicuramente una vita più bella.
Non c'è stato alcun dogmatismo, alcun moralismo, alcun atteggiamento nel suo testimoniare gli impegni successivi, a cominciare dalla partecipazione alla stesura della Dichiarazione universale dei diritti umani, il testo che ha guidato il resto della sua carriera e della sua vita.
La sua lunga carriera di diplomatico l'ha portato a non allontanarsene mai, le sue battaglie non sono state che giuridiche. Queste lo hanno anche spinto a essere incessantemente al fianco di coloro di cui difendeva i diritti (i sans papiers, i palestinesi e più recentemente la popolazione civile siriana)
Il suo cammino ha sempre incrociato quello di Amnesty International, di cui ha sostenuto le battaglie sottolineandone l'imperiosa necessità. Fino alla fine della sua vita, non ha mai cessato di andare verso tutti, soprattutto i giovani, perché era convinto che la vita è più bella quando si ha il coraggio di sottrarsi alla tentazione di ripiegarsi su se stessi, quando si ha il coraggio di prendere parte alle lotte in cui crediamo. Quella per il rispetto dei diritti umani è stata per lui la più necessaria delle lotte. Continuare a portarla avanti è il modo migliore per ricordarlo.
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