martedì, marzo 19, 2013
Maroni presenta la sua nuova squadra, composta da sette donne e altrettanti uomini. Tra le priorità, il lavoro e le infrastrutture  

Città Nuova - La regione Lombardia ha un nuovo governo. Terminati gli ultimi adempimenti, il neogovernatore Roberto Maroni ha affermato: «Insedierò la giunta che, come detto in campagna elettorale, sarà composta da 14 assessori, 7 donne e 7 uomini». Poi, l’annuncio che il nuovo governo regionale è già al lavoro su temi «prioritari», primo fra tutti quello del lavoro. Delusione tra chi aspettava in giunta la giornalista sportiva Paola Ferrari, alla quale sembrava dovesse andare l’assessorato alla Cultura o quello al Turismo. Niente di questo. Invece ci sarà Paola Bulbarelli, giornalista pure lei, alla quale sarà affidato l’assessorato alla Casa.

Quattordici assessori, dunque, sette Pdl, altrettanti Lega. Al segretario regionale del Pdl Mario Mantovani la delega alla Sanità. Mentre ci sarà un unico assessorato per l'Istruzione, la formazione e il lavoro affidato a Valentina Aprea. Gli altri assessori sono Mario Melazzini (in quota Cl), Alberto Cavalli, Maurizio Del Tenno, Viviana Beccalossi (Fratelli d'Italia). Settima poltrona Pdl a Paola Bulbarelli. Gli uomini della Lega sono Massimo Garavaglia al Bilancio, Maria Cristina Cantù alla Famiglia, Gianni Fava all’Agricoltura, Antonio Rossi allo Sport. Posti disponibili per altre due donne. Uno potrebbe andare a Claudia Terzi, ex sindaco leghista di Dalmine, l'altro - l'assessorato alla Cultura - sempre ad una donna, per pareggiare il sette a sette.

Intanto è avvenuto il passaggio delle consegne tra Roberto Formigoni e Maroni, che ha esordito dicendo: «Voglio valorizzare le eccellenze che la Regione ha sviluppato in questi anni. Fra i temi più urgenti che il nuovo governo regionale dovrà affrontare c'è sicuramente il lavoro. A questo proposito ho incontrato i sindacati per la cassa integrazione in deroga, strumento che ritengo valido e che ho introdotto io stesso da ministro del Welfare». «Nei giorni scorsi – ha proseguito il nuovo governatore – ho incontrato anche il ministro Fornero per i fondi da destinare alla Regione Lombardia, ma mi ha detto che in questo momento non ci sono soldi». «Gli altri punti da affrontare – ha sottolineato Maroni – sono quelli relativi alle infrastrutture e alla macroregione del Nord per avere un maggiore potere contrattuale».

Poi Maroni si è augurato che possa nascere presto un nuovo governo nazionale. «Qui c'è un governo forte, abbiamo bisogno di averne uno forte e stabile anche a Roma». Contemporaneamente all'insediamento della giunta sono stati proclamati i 79 consiglieri regionali eletti. I primi a presentarsi saranno i consiglieri del Movimento 5 Stelle, seguiti da quelli della lista Ambrosoli e, nel pomeriggio, della lista civica di Roberto Maroni. Mercoledì si presenteranno i consiglieri di Pd e Pdl, mentre giovedì sarà il turno di Fratelli d'Italia, Pensionati e Lega Nord.

di Silvano Gianti


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