A Roma, al teatro salesiano Viganò, “Le Barche di Carta” e “The Mirrors” hanno fatto riscoprire ai giovani e ricordare ai meno giovani il mito più bello degli anni sessanta
Uno spettacolo a tutto tondo che ha rappresentato fedelmente l’atmosfera che si respirava in quei fantastici e mitici anni sessanta: la musica dei Beatles era straripante di voglia di vivere, in essa venivano esaltate la bellezza, l’amore e l’amicizia, la gioia era l’ingrediente segreto e consisteva nel godere e nello scoprire gli innumerevoli piaceri della vita. Tutto ciò ebbe un grande ascendente sulle masse, così come lo ebbe il loro modo di porsi, sempre un po’ stravagante. La scelta dei brani della compagnia “Le Barche di Carta” ha ben rappresentato le varie dimensioni dei Beatles e hanno fatto rivivere le stesse emozioni con questo spettacolo dal titolo “Beatles love”. Mentre il rock’n’roll si era caratterizzato come una musica non certo violenta ma comunque di duro impatto nei confronti del passato, la musica dei Beatles fu quella che rappresentò più la pace, l’amore e la spensieratezza e dove l’umanità intera si poteva riconoscere.
Durante lo spettacolo, i componenti del gruppo musicale The Mirrors hanno suonato alla stessa maniera dei Beatles: i vestiti erano simili ai loro, caratterizzati da quel nero elegante che fu una scelta per così dire borghese, ma soprattutto di ragazzi fondamentalmente puliti e sereni. Il corpo di ballo delle “Barche di Carta”e di “Danza più” hanno invece ‘commentato’ coreograficamente la gioia e persino la spiritualità dei Beatles. In particolare con “My sweet lord” hanno coinvolto il numeroso pubblico presente e poi, ciliegina sulla torta, le foto dei favolosi quattro scorrevano alle spalle di musicisti e ballerini, con le parole più significative e le frasi che hanno segnato un’epoca e un’intera generazione. I Beatles erano infatti figli della televisione e mantennero con essa un rapporto molto stretto: la frequentavano costantemente, proprio a causa del loro enorme successo, e non disdegnavano affatto partecipare a programmi di vario genere. Il quartetto partecipò a ben 52 trasmissioni della BBC e così facendo incise profondamente sul comportamento dei giovani di quella favolosa e irripetibile epoca.
Quarantatre anni fa si scioglieva la band più celebre della storia della musica. Era il 1970 e il mondo stava cambiando, molte cose non sarebbero più state come prima. Loro però, i Beatles, sarebbero rimasti per sempre. La Beatles-mania è ancora viva, resiste, non molla. Lo dimostrano questi spettacoli dove centinaia di appassionati partecipano al ricordo dei quattro ragazzi di Liverpool con un ardore tale da farci illudere che non si siano mai separati. Certo, non vedremo più quei quattro allegri ragazzi inglesi suonare e divertirsi sul palco tutti insieme. Non potremmo più ridere alle loro battute ma tramite Paul e Ringo, ancora in vita, la leggenda continua. Se si vuole entrare in contatto con essa, almeno per una sera, i concerti dei The Mirrors (‘Gli Specchi” fedelissimi dei Beatles) sono veramente un’ottima occasione. Loro, è evidente, non scompariranno mai. Resteranno sempre, come un meraviglioso “public monument” della musica e della storia.
Che dire? Grazie alla “Barche di Carta” noi appassionati abbiamo rivissuto delle emozioni intensissime e abbiamo creduto per un attimo di aver nuovamente 15 anni! Una mia personale opinione: questa compagnia composta non professionisti non demeriterebbe assolutamente il palco del Sistina.
Uno spettacolo a tutto tondo che ha rappresentato fedelmente l’atmosfera che si respirava in quei fantastici e mitici anni sessanta: la musica dei Beatles era straripante di voglia di vivere, in essa venivano esaltate la bellezza, l’amore e l’amicizia, la gioia era l’ingrediente segreto e consisteva nel godere e nello scoprire gli innumerevoli piaceri della vita. Tutto ciò ebbe un grande ascendente sulle masse, così come lo ebbe il loro modo di porsi, sempre un po’ stravagante. La scelta dei brani della compagnia “Le Barche di Carta” ha ben rappresentato le varie dimensioni dei Beatles e hanno fatto rivivere le stesse emozioni con questo spettacolo dal titolo “Beatles love”. Mentre il rock’n’roll si era caratterizzato come una musica non certo violenta ma comunque di duro impatto nei confronti del passato, la musica dei Beatles fu quella che rappresentò più la pace, l’amore e la spensieratezza e dove l’umanità intera si poteva riconoscere.
Durante lo spettacolo, i componenti del gruppo musicale The Mirrors hanno suonato alla stessa maniera dei Beatles: i vestiti erano simili ai loro, caratterizzati da quel nero elegante che fu una scelta per così dire borghese, ma soprattutto di ragazzi fondamentalmente puliti e sereni. Il corpo di ballo delle “Barche di Carta”e di “Danza più” hanno invece ‘commentato’ coreograficamente la gioia e persino la spiritualità dei Beatles. In particolare con “My sweet lord” hanno coinvolto il numeroso pubblico presente e poi, ciliegina sulla torta, le foto dei favolosi quattro scorrevano alle spalle di musicisti e ballerini, con le parole più significative e le frasi che hanno segnato un’epoca e un’intera generazione. I Beatles erano infatti figli della televisione e mantennero con essa un rapporto molto stretto: la frequentavano costantemente, proprio a causa del loro enorme successo, e non disdegnavano affatto partecipare a programmi di vario genere. Il quartetto partecipò a ben 52 trasmissioni della BBC e così facendo incise profondamente sul comportamento dei giovani di quella favolosa e irripetibile epoca.
Quarantatre anni fa si scioglieva la band più celebre della storia della musica. Era il 1970 e il mondo stava cambiando, molte cose non sarebbero più state come prima. Loro però, i Beatles, sarebbero rimasti per sempre. La Beatles-mania è ancora viva, resiste, non molla. Lo dimostrano questi spettacoli dove centinaia di appassionati partecipano al ricordo dei quattro ragazzi di Liverpool con un ardore tale da farci illudere che non si siano mai separati. Certo, non vedremo più quei quattro allegri ragazzi inglesi suonare e divertirsi sul palco tutti insieme. Non potremmo più ridere alle loro battute ma tramite Paul e Ringo, ancora in vita, la leggenda continua. Se si vuole entrare in contatto con essa, almeno per una sera, i concerti dei The Mirrors (‘Gli Specchi” fedelissimi dei Beatles) sono veramente un’ottima occasione. Loro, è evidente, non scompariranno mai. Resteranno sempre, come un meraviglioso “public monument” della musica e della storia.
Che dire? Grazie alla “Barche di Carta” noi appassionati abbiamo rivissuto delle emozioni intensissime e abbiamo creduto per un attimo di aver nuovamente 15 anni! Una mia personale opinione: questa compagnia composta non professionisti non demeriterebbe assolutamente il palco del Sistina.
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È presente 1 commento
sempre sulla cronaca , con stile cristiano,forse il più grande giornalista professionista del momento, sia italiano che e stero
Grazie a nome di tutti
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