mercoledì, aprile 03, 2013
Torna l’allarme aviaria in Cina: oggi sarebbero salite a quattro le vittime della nuova epidemia di aviaria, causata da una mutazione del virus H5N1, che dal 2005 ripetutamente affligge l’intero continente asiatico.  

Radio Vaticana - Il virus H7N9, che finora non aveva mai contagiato gli esseri umani, ha ucciso a Shanghai due uomini di 87 e 27 anni, che macellavano pollame, e una donna di 45 anni di Nanchino – a 300 km di distanza – che viveva a contatto con uccelli. La quarta vittima registrata attraverso i social network, invece, sarebbe un donna di Jiangsu, anche lei macellaia. La notizia del nuovo focolaio dell’influenza sarebbe stata a lungo tenuta nascosta dalle autorità per non allarmare la popolazione civile, che ha già espresso paura di consumare carne di maiale e pollame. Secondo quanto riferito da AsiaNews, il governo di Hong Kong, già provato dall’epidemia di Sars nel 2002 e nel 2003, ha dichiarato di essere stato informato in via ufficiale, ma di ritenere i quattro casi “isolati”, mentre il portavoce dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la Cina, Timothy O’Leary, tenta di smorzare i toni affermando che la trasmissione umana “resta bassa”. (R.B.)

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