Grazie anche ai controlli effettuati dall’ente autonomo “Euro NCAP” le attuali vetture sono sempre più sicure in caso di incidente.
Per capire meglio le fasi di questa evoluzione è importante fare una distinzione tra sicurezza attiva e passiva. La prima si riferisce a tutti quei componenti, perlopiù elettronici, che entrano in funzione al fine di evitare un possibile incidente, come ad esempio l’ABS (sistema antibloccaggio dei freni), l’ESP (sistema antisbandata), l’ASR (sistema antislittamento delle ruote in accelerazione) e tantissimi altri oggi presenti sulle nostre vetture. Nella sicurezza passiva rientrano invece tutti quei dispositivi che si azionano automaticamente quando ormai l’impatto è già avvenuto e sono quindi finalizzati a limitare al minimo i danni agli occupanti di una vettura. Tra questi rientrano gli Airbag (ce ne sono frontali, laterali, per la testa, per le gambe) le cinture di sicurezza, i poggiatesta (ora anche con sistema che evitano il “colpo di frusta” al collo), ma anche una telaio capace di dissipare al meglio gli effetti di un forte impatto.
Spesso infatti una vettura dotata di una scocca molto rigida può essere dannosa in caso di incidente perché i passeggeri sarebbero costretti a sopportare delle sollecitazioni troppo elevate. Oggi le auto vengono costruite con una “gabbia” d’acciaio molto resistente ma dotata anche, nei punti d’impatto, di cosiddetti acciai a “deformazione controllata”, che consentono cioè di assorbire al meglio le sollecitazioni di una forte collisione evitando quindi che queste ricadano sui passeggeri. Nell’era dell’ingegneria informatica tutti questi studi sulla sicurezza sono ormai realizzati a tavolino dalla Case automobilistiche. Questo ha consentito di risparmiare molto rispetto al passato, quando invece le Case erano costrette a distruggere decine e decine di prototipi per testare a fondo la sicurezza dei propri modelli.
Nonostante l’impegno profuso dalle Case su questa tema, però, fino a qualche anno fa gli automobilisti acquistavano una nuova vettura basandosi solo sulle “presunte” doti di sicurezza che la Casa stessa pubblicizzava per ogni proprio modello. Ovvio che si sentiva la necessità di demandare ad un organo esterno un giudizio oggettivo su questi temi. Nel 1997 nasce quindi l’ ”Euro NCAP”, un Ente indipendente che offre ai consumatori una valutazione oggettiva delle tecnologie per la sicurezza implementate nelle maggiori auto in vendita in Europa. A distanza di sedici anni, l’Euro NCAP è diventato un punto di riferimento riconosciuto da tutte le Case automobilistiche che ormai attendono di ottenere le famigerate “5 stelle” dall’Ente (sinonimo di massima sicurezza) per pubblicizzare le proprie vetture.
E’ famoso il caso della Renault che grazie agli ottimi risultati ottenuti da tutta la sua gamma, ha pianificato per anni una imponente campagna di comunicazione mirata proprio ad enfatizzare tali successi. La credibilità di questo Ente è tanto affermata da essere oggi sostenuto da sette Governi europei e dalle associazioni di consumatori e di automobilisti di tutti i paesi dell'Unione Europea. Le linee guida utilizzate dall’Euro NCAP per i propri test sono state sin da subito rigide e scrupolose ma soprattutto sempre all’avanguardia. Tanto che a partire da febbraio 2009 l’Ente ha introdotto uno schema di valutazione nuovo e più completo per i crash test.
Le Case automobilistiche hanno sicuramente svolto un ottimo lavoro negli ultimi anni investendo tantissimo in sicurezza: attualmente sono pochissime le vetture in produzione che non hanno ottenuto le 5 stelle (ricordiamo che i requisiti applicati da Euro NCAP sono più severi di quelli obbligatori richiesti dall’Unione Europea). In ogni caso è innegabile il contributo apportato negli anni da questo Ente: i suoi test sono ormai considerati un vero e proprio esame di maturità per tutti i nuovi modelli. E nessun costruttore può più permettersi di sottrarsi a tale giudizio.
di Davide Bianchino
Ormai da decenni tutte le Case automobilistiche effettuano approfonditi studi sulla sicurezza delle proprie vetture, corredati da crash test che ne testano l’efficacia. Molti anni fa si riteneva che le vetture migliori da questo punto di vista fossero le svedesi, Volvo in primis. E per molti anni in effetti è stato realmente così. Questo perché la Casa svedese ha deciso di investire sin da subito in questo campo in modo da realizzare vetture che offrissero un’elevata protezione ai passeggeri. Grazie proprio agli studi realizzati dalla Volvo, ma successivamente anche da Saab, Mercedes, Bmw e di seguito tutti gli altri grandi costruttori, il settore automobilistico ha fatto passi da gigante sul fronte della sicurezza.
Ormai da decenni tutte le Case automobilistiche effettuano approfonditi studi sulla sicurezza delle proprie vetture, corredati da crash test che ne testano l’efficacia. Molti anni fa si riteneva che le vetture migliori da questo punto di vista fossero le svedesi, Volvo in primis. E per molti anni in effetti è stato realmente così. Questo perché la Casa svedese ha deciso di investire sin da subito in questo campo in modo da realizzare vetture che offrissero un’elevata protezione ai passeggeri. Grazie proprio agli studi realizzati dalla Volvo, ma successivamente anche da Saab, Mercedes, Bmw e di seguito tutti gli altri grandi costruttori, il settore automobilistico ha fatto passi da gigante sul fronte della sicurezza.
Per capire meglio le fasi di questa evoluzione è importante fare una distinzione tra sicurezza attiva e passiva. La prima si riferisce a tutti quei componenti, perlopiù elettronici, che entrano in funzione al fine di evitare un possibile incidente, come ad esempio l’ABS (sistema antibloccaggio dei freni), l’ESP (sistema antisbandata), l’ASR (sistema antislittamento delle ruote in accelerazione) e tantissimi altri oggi presenti sulle nostre vetture. Nella sicurezza passiva rientrano invece tutti quei dispositivi che si azionano automaticamente quando ormai l’impatto è già avvenuto e sono quindi finalizzati a limitare al minimo i danni agli occupanti di una vettura. Tra questi rientrano gli Airbag (ce ne sono frontali, laterali, per la testa, per le gambe) le cinture di sicurezza, i poggiatesta (ora anche con sistema che evitano il “colpo di frusta” al collo), ma anche una telaio capace di dissipare al meglio gli effetti di un forte impatto.
Spesso infatti una vettura dotata di una scocca molto rigida può essere dannosa in caso di incidente perché i passeggeri sarebbero costretti a sopportare delle sollecitazioni troppo elevate. Oggi le auto vengono costruite con una “gabbia” d’acciaio molto resistente ma dotata anche, nei punti d’impatto, di cosiddetti acciai a “deformazione controllata”, che consentono cioè di assorbire al meglio le sollecitazioni di una forte collisione evitando quindi che queste ricadano sui passeggeri. Nell’era dell’ingegneria informatica tutti questi studi sulla sicurezza sono ormai realizzati a tavolino dalla Case automobilistiche. Questo ha consentito di risparmiare molto rispetto al passato, quando invece le Case erano costrette a distruggere decine e decine di prototipi per testare a fondo la sicurezza dei propri modelli.
Nonostante l’impegno profuso dalle Case su questa tema, però, fino a qualche anno fa gli automobilisti acquistavano una nuova vettura basandosi solo sulle “presunte” doti di sicurezza che la Casa stessa pubblicizzava per ogni proprio modello. Ovvio che si sentiva la necessità di demandare ad un organo esterno un giudizio oggettivo su questi temi. Nel 1997 nasce quindi l’ ”Euro NCAP”, un Ente indipendente che offre ai consumatori una valutazione oggettiva delle tecnologie per la sicurezza implementate nelle maggiori auto in vendita in Europa. A distanza di sedici anni, l’Euro NCAP è diventato un punto di riferimento riconosciuto da tutte le Case automobilistiche che ormai attendono di ottenere le famigerate “5 stelle” dall’Ente (sinonimo di massima sicurezza) per pubblicizzare le proprie vetture.
E’ famoso il caso della Renault che grazie agli ottimi risultati ottenuti da tutta la sua gamma, ha pianificato per anni una imponente campagna di comunicazione mirata proprio ad enfatizzare tali successi. La credibilità di questo Ente è tanto affermata da essere oggi sostenuto da sette Governi europei e dalle associazioni di consumatori e di automobilisti di tutti i paesi dell'Unione Europea. Le linee guida utilizzate dall’Euro NCAP per i propri test sono state sin da subito rigide e scrupolose ma soprattutto sempre all’avanguardia. Tanto che a partire da febbraio 2009 l’Ente ha introdotto uno schema di valutazione nuovo e più completo per i crash test.
Le Case automobilistiche hanno sicuramente svolto un ottimo lavoro negli ultimi anni investendo tantissimo in sicurezza: attualmente sono pochissime le vetture in produzione che non hanno ottenuto le 5 stelle (ricordiamo che i requisiti applicati da Euro NCAP sono più severi di quelli obbligatori richiesti dall’Unione Europea). In ogni caso è innegabile il contributo apportato negli anni da questo Ente: i suoi test sono ormai considerati un vero e proprio esame di maturità per tutti i nuovi modelli. E nessun costruttore può più permettersi di sottrarsi a tale giudizio.
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