lunedì, aprile 29, 2013
In carcere mandante e sicario. Ricercato il terzo uomo che ha messo in atto l'agguato

Era stata sfigurata con l'acido, l'avvocatessa 35enne Lucia Annibali, nel suo appartamento a Pesaro lo scorso 16 aprile. A compiere l'attentato due sicari di origine albanese, entrambi provenienti da Scutari e incaricati dal suo ex, collega e coetaneo della vittima. I due si conoscono da tempo, anche quando si trovavano in Albania. Entrambi sono coinvolti in vicende connesse al traffico di stupefacenti. Gli uomini sono stati ripresi da una telecamera di sicurezza la sera dell'agguato mentre camminavano sul marciapiede di via Rossi, a pochi passi dall'appartamento di Lucia. Uno di loro è stato catturato dai Carabinieri, che lo hanno localizzato in un casolare di Novilara. L'uomo, 28enne, si preparava a scappare all'estero.

L'altro (31anni) è ancora ricercato, soprattutto a Milano e in tutti i Paesi dove si potrebbe imbarcare per l'Albania. Le ricerche sono estese anche al suo Paese: potrebbe infatti esservi giunto a bordo di un pullman.
Nei giorni precedenti all'agguato era stato fermato per dei controlli dalla polizia di Pesaro: in quell'occasione aveva con sé una bottiglia di acido, di cui non aveva saputo motivare il possesso. Per il nervosismo l'aveva fatta cadere sul piede di un agente, che era rimasto ferito. Dopo alcuni accertamenti l'albanese era stato allontanato con foglio di via, ma evidentemente era rimasto in città.

In base alla ricostruzione delle forze dell'Ordine, sarebbe stato proprio lui a gettare materialmente l'acido in viso alla donna. Si presume inoltre che l'uomo si trovasse già all'interno dell'appartamento quando la Annibali a sua volta ha messo piede nella sua abitazione.


È presente 1 commento

Anonimo ha detto...

Perché anche voi di Chiesa scrivete il termine sessista "AVVOCATESSA" quando noi cattolici abbiamo, da secoli, la bellissima preghiera alla vergine:<> in cui viene chiamata AVVOCATA nostra???????
Quando i nomi terminano per "O" si trasformano al femminile con una "A". ES : il maestro = la maestra. (Quando la donna si "PERMISE" di superare la laurea, arrivò il termine razzista e sessista che cambiò professore in professoressa, per disprezzo) Non traduciamo AMANTE in AMANTESSA!!!. Se terminano con "E" rimangono invariati cambiando solo l'articolo! ES : IL PRESIDE = LA PRESIDE (perché GLI ANNI SONO PASSATI E SI è DIGERITO LA DONNA ANCHE IN POSIZIONI DI CARRIERA!)

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