Mentre nella Repubblica democratica del Congo (Rdc), dopo il fallimento dei colloqui di pace, spirano nuovamente venti di guerra per la minaccia delle milizie ribelli del M23 di attaccare ancora una volta le città di Goma, Béni e Butembo, nella provincia orientale del Nord-Kivu, la gente trova almeno un motivo di grande soddisfazione nella nomina di Cécile Kyenge a ministro della Repubblica Italiana.
GreenReport - Un giornale molto influente come Le Potentiel dedica un lungo articolo alla «Dottoressa Cécile Kyenge Kashetu (49 anni), nata il 28 agosto 1964 a Kambove in Katanga (sud-est della RD Congo) ed arrivata in Italia nel 1983» che «E' stata nominata sabato 27 aprile ministro per l'integrazione all'interno del governo italiano di coalizione (21 ministri) del primo ministro Enrico Letta, il cui Partito (Pd) ha salutato una «scelta che dimostra con coerenza il fatto di far crescere un'Italia più integratrice e veramente multiculturale"».
Il giornale di Kinshasa spiega che «Con i suoi 20 collegi ha prestato giuramento domenica 28 aprile davanti al presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano ed al primo ministro Enrico Letta, al palazzo presidenziale del Quirinale. Deputata del Partito democratico (PD, sinistra), prima donna di origine africana a sedere in Parlamento, dove preparava un dossier sul "razzismo istituzionale", e prima donna nera della storia dell'Italia ad accedere al rango di ministro», e pensa che la sua nomina «E' un passo decisivo per cambiare concretamente l'Italia. Incontrerò probabilmente delle resistenze, dovremo lavorare molto per riuscirci. Un bambino, figlio di immigrati, che è nato qui e qui si è formato deve essere un cittadino italiano». Militando anche per "L'abrogazione del delitto di immigrazione clandestina" e desiderando "Rendere il mercato del lavoro più accessibile agli stranieri" Cecile Kyenge è dell'avviso che sia anche «Necessario lottare contro la violenza sessista, razzista, omofoba e di ogni altra natura».
Poi il giornale congolese traccia una scheda dell'attività della nuova ministro nel nostro Paese: «Arrivata in Italia nel 1983 per fare I suoi studi, Cécile Kyenge Kashetu ha conseguito un diploma in oftalmologia. "Ma molto è rimasta delusa. Non poteva esercitare come voleva. Non avendo la nazionalità italiana, non aveva la possibilità di operare i suoi pazienti. Desiderosa di fare la differenza, si è lanciata in politica ed è diventata uno dei nuovi volti dell'Italia", ricorda la rivista "Elle". Professore di oftalmologia e personalità politica italiana, è stata eletta deputato alle legislative del 24 - 25 febbraio 2013 per il 11esimo distretto dell'Emilia Romagna, dove si è insediata il 15 marzo per la XVII legislatura. Il sessismo, un'altra delle sue battaglie. Una battaglia che proviene dalla sua storia. Deputata del Partito democratico, prepara un dossier sul "razzismo istituzionale" in Italia. Parallelamente, si batte per lottare di più contro la violenza sessista, razzista, omofoba e di ogni altra natura in un Paese dove gli stereotipi machisti sono duri a morire" sottolinea Elle.
Poi Le Potentiel passa a spiegare ai suoi lettori il complicato quadro politico che ha portato alla nomina della prima ministra italo-congolese: La signora Cécile Kyenge Kashetu fa parte di un governo «Ringiovanito, con un'età media di 53 anni, che ha il numero record di sette donne» all'interno del quale il quotidiano spagnolo El Pais sente «Un aroma di speranza e di rinnovamento, e di un brindisi fatto ad un'Italia solidale ed aperta, incarnata dal volto nero e sorridente di Cecile Kyenge». «I vecchi uomini banchi hanno tradizionalmente un ruolo dominante nella politica italiana. E' per questo una grande notizia che sabato, per la prima volta, c'è stata una ministro nera», secondo il giornale olandese De Telegraaf».
Le Potentiel stila una lista delle "Altre grandi figure del governo" che probabilmente farebbe sobbalzare partiti e ministri italiani, sia per le scelte che per le assenze: «Il primo ministro Enrico Letta, che sabato ha presentato al presidente italian
o Giorgio Napolitano la composizione del suo governo di coalizione, ha accordato il ruolo di vice-primo ministro al segretario generale del Popolo della libertà (PDL) e d uno dei più vicini alleati di Silvio Berlusconi, Angelino Alfano che è anche ministro degli interni. Economia e finanze: Fabrizio Saccomanni, ex direttore generale della Banca d'Italia; Affari esteri: Emma Bonino, ex commissaria europea; Giustizia: Anna Maria Cancellieri, ministro degli interni nel governo di Mario Monti; Sviluppo economico: Flavio Zanonato del Partito democratico (PD, centro-sinistra)».
Anche Télé 24 Live ha dedicato un servizio a Cécile Kyenge Kashetu, «Una congolese nominata ministro dell'integrazione in Italia».
Africa Top Sports ha invece dato grande risalto alle parole dette dall'attaccante del Milan Mario Balotelli, originario del Ghana: «La nomina di Kyenge Cécile come ministro dell'integrazione nel nuovo governo rappresenta una nuova importante tappa verso una società italiana più civile, più responsabile e più cosciente della necessità di una migliore e definitiva integrazione» ed il giornale sportivo africano aggiunge «Non conoscevamo questo Balotelli così filosofico! E' veramente cambiato!».
Anche Radio France Internationale (Rfi) ha dedicato un servizio a Cécile Kyenge che è stato ripreso da molti giornali africani.
GreenReport - Un giornale molto influente come Le Potentiel dedica un lungo articolo alla «Dottoressa Cécile Kyenge Kashetu (49 anni), nata il 28 agosto 1964 a Kambove in Katanga (sud-est della RD Congo) ed arrivata in Italia nel 1983» che «E' stata nominata sabato 27 aprile ministro per l'integrazione all'interno del governo italiano di coalizione (21 ministri) del primo ministro Enrico Letta, il cui Partito (Pd) ha salutato una «scelta che dimostra con coerenza il fatto di far crescere un'Italia più integratrice e veramente multiculturale"».
Il giornale di Kinshasa spiega che «Con i suoi 20 collegi ha prestato giuramento domenica 28 aprile davanti al presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano ed al primo ministro Enrico Letta, al palazzo presidenziale del Quirinale. Deputata del Partito democratico (PD, sinistra), prima donna di origine africana a sedere in Parlamento, dove preparava un dossier sul "razzismo istituzionale", e prima donna nera della storia dell'Italia ad accedere al rango di ministro», e pensa che la sua nomina «E' un passo decisivo per cambiare concretamente l'Italia. Incontrerò probabilmente delle resistenze, dovremo lavorare molto per riuscirci. Un bambino, figlio di immigrati, che è nato qui e qui si è formato deve essere un cittadino italiano». Militando anche per "L'abrogazione del delitto di immigrazione clandestina" e desiderando "Rendere il mercato del lavoro più accessibile agli stranieri" Cecile Kyenge è dell'avviso che sia anche «Necessario lottare contro la violenza sessista, razzista, omofoba e di ogni altra natura».
Poi il giornale congolese traccia una scheda dell'attività della nuova ministro nel nostro Paese: «Arrivata in Italia nel 1983 per fare I suoi studi, Cécile Kyenge Kashetu ha conseguito un diploma in oftalmologia. "Ma molto è rimasta delusa. Non poteva esercitare come voleva. Non avendo la nazionalità italiana, non aveva la possibilità di operare i suoi pazienti. Desiderosa di fare la differenza, si è lanciata in politica ed è diventata uno dei nuovi volti dell'Italia", ricorda la rivista "Elle". Professore di oftalmologia e personalità politica italiana, è stata eletta deputato alle legislative del 24 - 25 febbraio 2013 per il 11esimo distretto dell'Emilia Romagna, dove si è insediata il 15 marzo per la XVII legislatura. Il sessismo, un'altra delle sue battaglie. Una battaglia che proviene dalla sua storia. Deputata del Partito democratico, prepara un dossier sul "razzismo istituzionale" in Italia. Parallelamente, si batte per lottare di più contro la violenza sessista, razzista, omofoba e di ogni altra natura in un Paese dove gli stereotipi machisti sono duri a morire" sottolinea Elle.
Poi Le Potentiel passa a spiegare ai suoi lettori il complicato quadro politico che ha portato alla nomina della prima ministra italo-congolese: La signora Cécile Kyenge Kashetu fa parte di un governo «Ringiovanito, con un'età media di 53 anni, che ha il numero record di sette donne» all'interno del quale il quotidiano spagnolo El Pais sente «Un aroma di speranza e di rinnovamento, e di un brindisi fatto ad un'Italia solidale ed aperta, incarnata dal volto nero e sorridente di Cecile Kyenge». «I vecchi uomini banchi hanno tradizionalmente un ruolo dominante nella politica italiana. E' per questo una grande notizia che sabato, per la prima volta, c'è stata una ministro nera», secondo il giornale olandese De Telegraaf».
Le Potentiel stila una lista delle "Altre grandi figure del governo" che probabilmente farebbe sobbalzare partiti e ministri italiani, sia per le scelte che per le assenze: «Il primo ministro Enrico Letta, che sabato ha presentato al presidente italian
o Giorgio Napolitano la composizione del suo governo di coalizione, ha accordato il ruolo di vice-primo ministro al segretario generale del Popolo della libertà (PDL) e d uno dei più vicini alleati di Silvio Berlusconi, Angelino Alfano che è anche ministro degli interni. Economia e finanze: Fabrizio Saccomanni, ex direttore generale della Banca d'Italia; Affari esteri: Emma Bonino, ex commissaria europea; Giustizia: Anna Maria Cancellieri, ministro degli interni nel governo di Mario Monti; Sviluppo economico: Flavio Zanonato del Partito democratico (PD, centro-sinistra)».
Anche Télé 24 Live ha dedicato un servizio a Cécile Kyenge Kashetu, «Una congolese nominata ministro dell'integrazione in Italia».
Africa Top Sports ha invece dato grande risalto alle parole dette dall'attaccante del Milan Mario Balotelli, originario del Ghana: «La nomina di Kyenge Cécile come ministro dell'integrazione nel nuovo governo rappresenta una nuova importante tappa verso una società italiana più civile, più responsabile e più cosciente della necessità di una migliore e definitiva integrazione» ed il giornale sportivo africano aggiunge «Non conoscevamo questo Balotelli così filosofico! E' veramente cambiato!».
Anche Radio France Internationale (Rfi) ha dedicato un servizio a Cécile Kyenge che è stato ripreso da molti giornali africani.
Umberto Mazzantini
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