In Russia, lunga diretta televisiva ieri – quasi 5 ore - del presidente Putin con il Paese. Circa 85 le domande a tutto campo, alle quali il capo del Cremlino ha risposto. Ce ne parla Giuseppe D’Amato: ascolta
Radio Vaticana - Putin e i tanti problemi della Russia. Per quasi 5 ore il presidente ha spiegato la sua politica. Centrali sono state le questioni interne: dagli stipendi e pensioni troppo bassi all’immigrazione, dalla lotta contro la corruzione alla volontà del Cremlino di collaborare con l’opposizione. Numerose sono state le critiche all’Esecutivo del premier Medvedev e ai governatori. Importante è stato lo scambio di battute con l’ex ministro delle Finanze Kudrin, che ha puntato il dito sulla mancanza di riforme risolute, ed in primo luogo sulla necessità urgente di cambiare l’economia troppo dipendente dalle entrate del petrolio e gas. “La Russia – ha detto Putin, parlando di questioni internazionali e riferendosi ai fatti di Boston – è vittima del terrorismo”. Non si deve parlare di terrorismo nazionale o religioso, ma estremista. La speranza è che la collaborazione con altri Stati dia maggiori frutti. Da Berezovsky, l’ex oligarca morto in marzo a Londra, ha poi svelato Putin “ho ricevuto due lettere di perdono, ma non ho mai risposto”.
Radio Vaticana - Putin e i tanti problemi della Russia. Per quasi 5 ore il presidente ha spiegato la sua politica. Centrali sono state le questioni interne: dagli stipendi e pensioni troppo bassi all’immigrazione, dalla lotta contro la corruzione alla volontà del Cremlino di collaborare con l’opposizione. Numerose sono state le critiche all’Esecutivo del premier Medvedev e ai governatori. Importante è stato lo scambio di battute con l’ex ministro delle Finanze Kudrin, che ha puntato il dito sulla mancanza di riforme risolute, ed in primo luogo sulla necessità urgente di cambiare l’economia troppo dipendente dalle entrate del petrolio e gas. “La Russia – ha detto Putin, parlando di questioni internazionali e riferendosi ai fatti di Boston – è vittima del terrorismo”. Non si deve parlare di terrorismo nazionale o religioso, ma estremista. La speranza è che la collaborazione con altri Stati dia maggiori frutti. Da Berezovsky, l’ex oligarca morto in marzo a Londra, ha poi svelato Putin “ho ricevuto due lettere di perdono, ma non ho mai risposto”.
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