“Napolitano una settimana fa ha acconsentito al proprio reinsediamento
al quirinale, plauso per aver accettato la rielezione per il secondo
mandato”.
Roma (YouReporter News) – "Ringrazio Grasso e Boldrini per la consultazione in questo avvio della prima fase del governo. Il presidente della Repubblica ci ha chiesto di offrire al paese e al mondo testimonianza di mostrarci degli del ruolo che Costituzione ci riconosce di servire il paese. Intendo oggi rivolgermi a voi, consapevole dei miei limiti e della mia responsabilità, impegnando di far di tutto per reggere nelle vesti di presidente, che chiede qui la fiducia, oggi.
Gratitudine per chi mi ha sostenuto in questo difficile passaggio: Pierluigi Bersani. Europa, crisi e crescita economica sono le parole d’ordine. Europa deve aprirsi o saremo tutti perdenti. Se otterrò la vostra fiducia visiterò Bruxelles, Berlino e Parigi per dare subito un segno che il nostro è un governo europeo ed europeista”.
Questo parlamento ha già mostrato di poter trovare intese per dare contributo all’Europa. Le politiche per la ripresa non possono più attendere. Troppi cittadini e famiglie sono in preda alla disperazione, che rischia di tramutarsi in rabbia e conflitto, come ci dimostrano i gravi fatti di domenica a palazzo Chigi. Ieri visitando il brigadiere Giangrande ferito gravemente al policlinico Umberto I, sono stato impressionato dalla forza della figlia. Il parlamento si stringe attorno a lei e alle forze dell’ordine per il servizio encomiabile spesso in condizioni disagiate che viene garantito al paese.
Basta con i debiti, spesso scaricati sulle spalle dei cittadini delle generazioni successive. Innanzitutto occorre ridurre le tasse sul lavoro, servono incentivi per mutui agevolati per giovani coppie e una riforma per dare ossigeno alle famiglie, allentamento del patto di stabilità, rinuncia all’inasprimento dell’Iva, fondi per piccole e medie imprese, ma anche una strategia complessa. E’ necessaria sintonia fra governo, banche e imprese, per la crescita. La giustizia e certezza del diritto gli investimenti possono proliferare e la lotta alla corruzione che distorce regole e incentivi. La giustizia deve essere tale per i cittadini. Domandiamoci quante nascite non avvengono in Italia, per mancanza di opportunità. Rinunciare ad investire sui giovani significa rinunciare a crescere. Allargheremo l’apprendistato, aiuteremo le imprese ad assumere a tempo indeterminato, in una politica di riduzione del carico fiscale e su incentivi per il lavoro. Bisogna fare tesoro della voglia di fare dei nuovi italiani".
Letta parla di mobilità sociale e dell’articolo 34 della Costituzione, bisogna favorire il merito, dare pari opportunità, pensare ad una politica industriale che valorizzi le piccole e medie imprese, vero motore dello sviluppo del nostro paese.
“Per i settori energetici, occorre completo riallineamento con sistemi europei. La burocrazia non deve opprimere la voglia di investire degli italiani. Non si possono più chiedere sacrifici ai soliti. Italia e made in Italy sono la nostra ricchezza, una grande occasione, sarò a Milano per l’Expo, per rilanciare turismo e attrarre investimento, puntare sulla cultura, l’ambiente, l’arte, il paesaggio, l’architettura. Dobbiamo valorizzare lo sport".
Conclude poi: "Dobbiamo riconoscere che divario di nord e sud è il prodotto di decenni di inadempienze e della criminalità organizzata, nonostante il servizio e sacrificio dei servitori dello Stato, come i magistrati, forze armate e polizia”.
Roma (YouReporter News) – "Ringrazio Grasso e Boldrini per la consultazione in questo avvio della prima fase del governo. Il presidente della Repubblica ci ha chiesto di offrire al paese e al mondo testimonianza di mostrarci degli del ruolo che Costituzione ci riconosce di servire il paese. Intendo oggi rivolgermi a voi, consapevole dei miei limiti e della mia responsabilità, impegnando di far di tutto per reggere nelle vesti di presidente, che chiede qui la fiducia, oggi.
Gratitudine per chi mi ha sostenuto in questo difficile passaggio: Pierluigi Bersani. Europa, crisi e crescita economica sono le parole d’ordine. Europa deve aprirsi o saremo tutti perdenti. Se otterrò la vostra fiducia visiterò Bruxelles, Berlino e Parigi per dare subito un segno che il nostro è un governo europeo ed europeista”.
Questo parlamento ha già mostrato di poter trovare intese per dare contributo all’Europa. Le politiche per la ripresa non possono più attendere. Troppi cittadini e famiglie sono in preda alla disperazione, che rischia di tramutarsi in rabbia e conflitto, come ci dimostrano i gravi fatti di domenica a palazzo Chigi. Ieri visitando il brigadiere Giangrande ferito gravemente al policlinico Umberto I, sono stato impressionato dalla forza della figlia. Il parlamento si stringe attorno a lei e alle forze dell’ordine per il servizio encomiabile spesso in condizioni disagiate che viene garantito al paese.
Basta con i debiti, spesso scaricati sulle spalle dei cittadini delle generazioni successive. Innanzitutto occorre ridurre le tasse sul lavoro, servono incentivi per mutui agevolati per giovani coppie e una riforma per dare ossigeno alle famiglie, allentamento del patto di stabilità, rinuncia all’inasprimento dell’Iva, fondi per piccole e medie imprese, ma anche una strategia complessa. E’ necessaria sintonia fra governo, banche e imprese, per la crescita. La giustizia e certezza del diritto gli investimenti possono proliferare e la lotta alla corruzione che distorce regole e incentivi. La giustizia deve essere tale per i cittadini. Domandiamoci quante nascite non avvengono in Italia, per mancanza di opportunità. Rinunciare ad investire sui giovani significa rinunciare a crescere. Allargheremo l’apprendistato, aiuteremo le imprese ad assumere a tempo indeterminato, in una politica di riduzione del carico fiscale e su incentivi per il lavoro. Bisogna fare tesoro della voglia di fare dei nuovi italiani".
Letta parla di mobilità sociale e dell’articolo 34 della Costituzione, bisogna favorire il merito, dare pari opportunità, pensare ad una politica industriale che valorizzi le piccole e medie imprese, vero motore dello sviluppo del nostro paese.
“Per i settori energetici, occorre completo riallineamento con sistemi europei. La burocrazia non deve opprimere la voglia di investire degli italiani. Non si possono più chiedere sacrifici ai soliti. Italia e made in Italy sono la nostra ricchezza, una grande occasione, sarò a Milano per l’Expo, per rilanciare turismo e attrarre investimento, puntare sulla cultura, l’ambiente, l’arte, il paesaggio, l’architettura. Dobbiamo valorizzare lo sport".
Conclude poi: "Dobbiamo riconoscere che divario di nord e sud è il prodotto di decenni di inadempienze e della criminalità organizzata, nonostante il servizio e sacrificio dei servitori dello Stato, come i magistrati, forze armate e polizia”.
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