È in programma domani pomeriggio alla Camera l’insediamento di Giorgio Napolitano, che spiegherà i termini del suo secondo mandato sancito dal voto parlametare di ieri sera. Congratulazioni e apprezzamenti arrivano da tutto il mondo, mentre si fanno le prime ipotesi sul futuro governo e Grillo occupa le piazze e le strade di Roma. Il servizio di Giampiero Guadagni: ascolta
Radio Vaticana - Un governo di larghe intese che approvi le più urgenti riforme, istituzionali ed economiche. E’ questo il senso di responsabilità che il rieletto capo dello Stato Napolitano chiederà a Pd, Pdl e Scelta civica da martedì, quando inizieranno le consultazioni. Per Palazzo Chigi in campo le ipotesi Enrico Letta e Giuliano Amato. Dovrebbe esserci il via libera del Pdl, che saluta con soddisfazione il bis di Napolitano. Berlusconi da tempo aveva caldeggiato questo esito. E il segretario del Pdl Alfano parla di sconfitta del Pd. Partito ancora alle prese con fortissime tensioni interne, dopo le dimissioni della segreteria seguita alle bocciature di Marini prima Prodi poi. Proprio Marini in una intervista televisiva si dice vittima di un partito allo sbando che non ha più credibilità. E nel Pd è ancora caos: il presidente dimissionario Rosi Bindi si dice contraria al governissimo. Contro questo scenario anche il Sel di Vendola e il Movimento 5 Stelle di Grillo, che però ridimensiona l’attacco di ieri: colpo di stato no, ma golpettino furbo sì, dice Grillo che nel pomeriggio ha dovuto rinunciare all’atteso comizio in Piazza Santi Apostoli per motivi di sicurezza. Intanto però a Napolitano arrivano intanto gli apprezzamenti di Obama: lo ammiro, è un leader straordinario. E del numero uno di Bruxelles Barroso: con lui avanti per l’ideale europeo.
Dunque domani, con il giuramento del rieletto Giorgio Napolitano, si apre una nuova pagina per l’Italia, e l’attesa per il contenuto del suo discorso cresce. Ma quali le richieste alle parti politiche che potrebbe mettere in campo Napolitano e quali gli scenari immaginabili nei nuovi assetti di governo? Paola Simonetti lo ha chiesto la politologo Alberto Lopresti: ascolta
Radio Vaticana - Un governo di larghe intese che approvi le più urgenti riforme, istituzionali ed economiche. E’ questo il senso di responsabilità che il rieletto capo dello Stato Napolitano chiederà a Pd, Pdl e Scelta civica da martedì, quando inizieranno le consultazioni. Per Palazzo Chigi in campo le ipotesi Enrico Letta e Giuliano Amato. Dovrebbe esserci il via libera del Pdl, che saluta con soddisfazione il bis di Napolitano. Berlusconi da tempo aveva caldeggiato questo esito. E il segretario del Pdl Alfano parla di sconfitta del Pd. Partito ancora alle prese con fortissime tensioni interne, dopo le dimissioni della segreteria seguita alle bocciature di Marini prima Prodi poi. Proprio Marini in una intervista televisiva si dice vittima di un partito allo sbando che non ha più credibilità. E nel Pd è ancora caos: il presidente dimissionario Rosi Bindi si dice contraria al governissimo. Contro questo scenario anche il Sel di Vendola e il Movimento 5 Stelle di Grillo, che però ridimensiona l’attacco di ieri: colpo di stato no, ma golpettino furbo sì, dice Grillo che nel pomeriggio ha dovuto rinunciare all’atteso comizio in Piazza Santi Apostoli per motivi di sicurezza. Intanto però a Napolitano arrivano intanto gli apprezzamenti di Obama: lo ammiro, è un leader straordinario. E del numero uno di Bruxelles Barroso: con lui avanti per l’ideale europeo.
Dunque domani, con il giuramento del rieletto Giorgio Napolitano, si apre una nuova pagina per l’Italia, e l’attesa per il contenuto del suo discorso cresce. Ma quali le richieste alle parti politiche che potrebbe mettere in campo Napolitano e quali gli scenari immaginabili nei nuovi assetti di governo? Paola Simonetti lo ha chiesto la politologo Alberto Lopresti: ascolta
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