giovedì, aprile 18, 2013
Scadeva oggi la libertà provvisoria concessa all’ex Presidente del Pakistan Pervez Musharraf.

Radio Vaticana - L’ex “uomo forte” di Islamabad, coinvolto in diverse inchieste, tra cui quella sull’assassinio della statista Benazir Bhutto, chiedeva oggi nuovamente un’estensione del provvedimento, già ottenuta in passato, dietro pagamento di una cauzione; ma l’Alta Corte di Islamabad ha respinto nettamente la richiesta. E’ così che è scattato immediatamente il mandato di cattura che, a quanto riferisce il quotidiano “Dawn”, sarebbe legato all’arresto di decine di generali a seguito della proclamazione di uno stato di emergenza nel 2007. Subito dopo l’ordine d’arresto, l’ex Presidente ha lasciato precipitosamente il tribunale scortato da reparti paramilitari e si è rifugiato nella sua villa di Chak Shazhad alla periferia di Islamabad. Gli agenti del tribunale hanno tentato di arrestarlo subito, ma le sue guardie del corpo hanno impedito agli agenti di eseguire l’ordine di detenzione. Un suo portavoce ha subito chiarito ai giornalisti che Musharraf “non è scappato” e che “è sotto la protezione del Governo pakistano”. Tornato in patria da Dubai lo scorso 24 marzo, dopo un esilio volontario di quattro anni in Inghilterra, Musharraf aveva annunciato l’intenzione di candidarsi alle elezioni previste l’11 maggio in un collegio elettorale di Chitral (nel nord-ovest del paese), e alle presidenziali del 2014, ma la sua richiesta era stata rigettata da un tribunale di Peshawar. (G.F.)

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