martedì, aprile 23, 2013
Le proteste di numerosi fan dopo poche ore dalla pubblicazione del nuovo video della rockband inglese

di Christian Orsini 

Ha fatto la sua comparsa ieri notte (ora italiana) il nuovo video dei Muse, la band inglese che unisce rock e classica, dubstep e riff di chitarra. Il clip di Panic Station (terza traccia del loro ultimo album, The 2nd Law) è ambientato nel posto più caotico del mondo: l’incrocio di Shibuya a Tokyo. Se non altro è coerente con le parole che escono dalla bocca di Matthew Bellamy: “This chaos defies imagination” (traduzione “questo caos supera ogni immaginazione”). I componenti della band sono vestiti con pellicce sintetiche, cappelli borchiati e vestiti fluorescenti, in linea con le tendenze stravaganti della capitale giapponese.

Il fotogramma incriminato fa la sua comparsa quasi subito. Dietro il titolo della canzone scritto a caratteri giapponesi appare la bandiera imperiale del paese del Sol Levante. Il simbolo, per capire, col sole e i raggi rossi su sfondo bianco, che ha, per il mondo orientale, un po' lo stesso significato che la bandiera nazista ha per l’Occidente; in molti hanno valutato l’immagine politicamente scorretta e chiaro ricordo della dolorosa dominazione coreana.

Anzi, sono stati così tanti a farlo notare che proprio nel corso della notte il video è stato modificato e i tre Muse non hanno tardato a chiedere scusa a tutti i fans offesi.


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