Secondo i servizi segreti di Seoul, il regime del Nord ha posizionato le nuove attrezzature sulla costa orientale del Paese. “Possibile” un attacco in tre date chiave: 25 aprile, nascita dell’esercito di Pyongyang; 30 aprile, fine delle esercitazioni militari congiunte fra Seoul e Washington; 27 luglio, anniversario dell’armistizio della Guerra di Corea.
Seoul (AsiaNews) - La Corea del Nord ha spostato due nuove rampe di missili sulla costa orientale del Paese, facendo aumentare il rischio di un prossimo attacco missilistico. Lo riferiscono fonti militari della Corea del Sud, secondo cui altre rampe mobili sono state avvistate nella provincia di Hamgyeong meridionale. La denuncia sarebbe confermata dalle ultime immagini satellitari reperite da Seoul. Secondo l'intelligence del Sud, il regime di Pyongyang potrebbe effettuare nuovi test missilistici in tre "date chiave": il Nord, infatti, cerca sempre di far coincidere le sue dimostrazioni di forza con giornate ad alto valore simbolico per il Paese.
Secondo Kim Min-seok, portavoce del ministero della Difesa sudcoreano, "le possibili date sono il 25 e il 30 aprile, anniversario della formazione dell'Esercito popolare coreano e ultimo giorno delle manovre militari tra Washington e Seoul nel Pacifico. Oppure il 27 luglio, anniversario della fine della guerra di Corea del 1950-53 e della firma dell'armistizio nella penisola".
Le ipotesi, rilanciate con grande risalto dai media sudcoreani, danno per scontata una nuova provocazione di Pyongyang dopo settimane di retorica bellica. Al momento il governo del Nord, guidato dal giovane Kim Jong-un, ha dispiegato i propri missili Musudan a media gittata: si tratta di ordigni in grado di coprire 4.000 chilometri di distanza, e che quindi possono colpire Corea del Sud, Giappone e l'isola americana di Guam.
Seoul (AsiaNews) - La Corea del Nord ha spostato due nuove rampe di missili sulla costa orientale del Paese, facendo aumentare il rischio di un prossimo attacco missilistico. Lo riferiscono fonti militari della Corea del Sud, secondo cui altre rampe mobili sono state avvistate nella provincia di Hamgyeong meridionale. La denuncia sarebbe confermata dalle ultime immagini satellitari reperite da Seoul. Secondo l'intelligence del Sud, il regime di Pyongyang potrebbe effettuare nuovi test missilistici in tre "date chiave": il Nord, infatti, cerca sempre di far coincidere le sue dimostrazioni di forza con giornate ad alto valore simbolico per il Paese.
Secondo Kim Min-seok, portavoce del ministero della Difesa sudcoreano, "le possibili date sono il 25 e il 30 aprile, anniversario della formazione dell'Esercito popolare coreano e ultimo giorno delle manovre militari tra Washington e Seoul nel Pacifico. Oppure il 27 luglio, anniversario della fine della guerra di Corea del 1950-53 e della firma dell'armistizio nella penisola".
Le ipotesi, rilanciate con grande risalto dai media sudcoreani, danno per scontata una nuova provocazione di Pyongyang dopo settimane di retorica bellica. Al momento il governo del Nord, guidato dal giovane Kim Jong-un, ha dispiegato i propri missili Musudan a media gittata: si tratta di ordigni in grado di coprire 4.000 chilometri di distanza, e che quindi possono colpire Corea del Sud, Giappone e l'isola americana di Guam.
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